Occupazione degli studenti e mancata proroga contratto

Buonasera. Un dirigente scolastico non ha rinnovato un contratto in scadenza in quanto è sopravvenuta l'occupazione. E' legittimo? Oppure, visto che l'attività didattica non è formalmente sospesa (i docenti di questa scuola entrano regolarmente in istituto e segnano le assenze nei registri), il docente ha diritto, per continuità didattica, alla proroga (art. 7 comma 4 del Regolamento)?

Ha diritto alla proroga.

La dirigente si è appigliata al comma 3 dello stesso articolo:

"Fatta salva la possibilità per i docenti in servizio di prestare ore eccedenti all'orario d'obbligo fino ad un massimo di 24 ore settimanali, per la sostituzione dei docenti temporaneamente assenti, il dirigente scolastico provvede al conferimento delle relative supplenze esclusivamente per il periodo di effettiva permanenza delle esigenze di servizio e la relativa retribuzione spetta limitatamente alla durata effettiva delle supplenze medesime, secondo quanto disposto dall'articolo 4, comma 10 della legge e, comunque, nei limiti previsti dalle disposizioni vigenti alla data della stipula del contratto".

Secondo lei non sussistono "esigenze di servizio" per via dell'occupazione. Preciso che era calendarizzato anche un consiglio di classe, alla quale la docente non ha potuto partecipare vista la mancata proroga.

Nessun altro moderatore sa darmi un'indicazione?

il DS ha dato un'interpretazione: al collega non resta che opporsi a questa interpretazione appoggiandosi a un sindacato.

Ha chiesto l'intervento del sindacato che si è tempestivamente mosso con una diffida. Il dirigente non ha ancora replicato alla diffida. L'interpretazione è, a mio modesto modo di vedere, arbitraria, perché, come dice una circolare firmata dalla stessa dirigente, l'attività didattica non è affatto sospesa nei giorni dell'occupazione (lezioni degli alunni che si dissociano dall'occupazione; sorveglianza e rispetto dell'orario di servizio per tutti i docenti con contratti continuativi; consigli di classe).

concordiamo con la tua interpretazione.

il fatto che ci sia occupazione non significa non ci siano esigenze di servizio, altrimenti anche il consiglio di classe avrebbe dovuto essere sospeso

lallaorizzonte ha scritto:concordiamo con la tua interpretazione.

il fatto che ci sia occupazione non significa non ci siano esigenze di servizio, altrimenti anche il consiglio di classe avrebbe dovuto essere sospeso

Grazie della risposta. Faccio notare che la dirigente, se non fossimo tempestivamente intervenuti, avrebbe creato un brutto precedente. Facendo un discorso paradossale, chi vieterebbe, a quel punto, a un dirigente di stipulare contratti per "supplenze brevi e saltuarie" spezzati, vale a dire che non coprano le domeniche, le festività e i giorni di interruzione delle attività? Se il comma 3 art. 7 del Regolamento può essere interpretato in modo così arbitrario da un dirigente, si genererebbe l'arbitrio più totale.