anno di prova e mobbing

Buongiorno a tutti, sono una ultra50enne neoimmessa in ruolo per le scuole secondarie dopo una quindicina di anni (non continuativi) di insegnamento che ho alternato alla libera professione e ad altre esperienze formative e professionali, anche all'estero. Mi sono trovata male , a volte, come docente a tempo determinato, ma mai come quest'anno. Forse il ds e la sua vice si rendono conto che ce la sto mettendo tutta per superare l'anno di prova e ritengono, quindi, che non mi ribellerò. In ogni caso, io non ho ancora ben deciso il da farsi. Si tratta di comportamenti spiacevoli e lesivi della mia dignità personale e professionale che hanno luogo di fronte agli studenti. So che, qualora decidessi di procedere, dovrei filmarli, ma sono bene attrezzata in merito, essendo anche una fotografa semiprofessionista. Fino ad oggi ho fatto la gnorri e non ho mai risposto alle provocazioni che, di conseguenza, stanno diventando sempre più pesanti. Dopo un primo mese di insegnamento abbastanza tranquillo, sono cominciati questi episodi, ed io ho perduto la motivazione e l'entusiasmo. Considerate che mi sento male (ansia, palpitazioni, disturbi digestivi...) ogni volta che devo recarmi in quella scuola, anche se NON ho lezione e anche se NON vedrò i dirigenti. Per il momento ho dato la precedenza al fattore umano, soprattutto nel mio rapporto con i ragazzi, come ho sempre fatto e come la mia etica mi impone, anche se in quell'istituto molti diritti sono negati anche ai ragazzi. Nessuno mi ha detto nulla ma sto notando un certo allontanamento di alcuni colleghi con i quali, fino a poco tempo fa, avevo un rapporto amichevole e cordiale.
Chiedo a chi ha più esperienza di me un consiglio. So che , se mi ribello, probabilmente sarò punita e non mi faranno superare l'anno di prova. D'altra parte, per quanto io sia forte, questa situazione mi sta creando vari problemi di salute.
(Per concludere: forse i Signori Dirigenti mi riconosceranno e si riconosceranno in questa mia descrizione. Che dirvi? E' da meschini e da vigliacchi infierire su chi è in una situazione delicata;  so che godrete del fatto che sto male a causa vostra e vi sentirete onnipotenti, ma... non ha alcun valore la vostra onnipotenza, giacché si basa sull'oppressione di altri. Se anche rimarrò zitta e buona per quest'anno, non rimarrò zitta e buona per sempre.)

Hai tutta la mia solidarietà... Alcuni abusano del potere che hanno... Comunque non devi farti intimorire... continua il tuo lavoro e fregatene di loro... Non è che perchè sei nell'anno di prova devi sopportare qualsiasi cosa, l'importante è che fai 180gg e poi il corso e la relazione... il nostro lavoro è soprattutto con i ragazzi... in bocca al lupo!!!

Grazie MaryRo, non sai il bene che mi fa avere la tua solidarietà. Infatti io continuo a lavorare concentrandomi sui ragazzi. Farò il corso (che purtroppo, con ogni probabilità, sarà tenuto proprio dal mio preside) e ... speriamo bene.

Sono solidale con te, vai avanti per la tua strada. Anche io sono nell'anno di prova e ho subito mobbing da parte dei dirigenti, preside e vicepreside. Pensa che mi hanno minacciato di non farmi fare l'anno di prova solo perché avevo preso 6 giorni di malattia del figlio (non continuativi ma complessivamente da settembre a dicembre; me ne spettano 30 pagati!) cosa che è sancita dalla legge e che mi spetta. Va bene, andiamo avanti. Comunque io vado avanti fregandomene altamente, faccio il mio lavoro, seguo la legge, faccio bene il mio lavoro in classe, almeno spero, sono cordiale con tutti, fai anche tu così...d'altronde tra 19 giorni siamo a marzo, manca poco, facciamo l'anno di prova, il corso, la tesina e la relazione...e tutto andrà bene vedrai...poi nella domanda della sede definitiva possiamo anche scegliere un'altra scuola....cosa che farò assolutamente, anche se così perderò i punti per la continuità...ma io metto come prima cosa la tranquillità e la serenità mia e quindi del mio lavoro. Avanti Lisa. Tienici aggiornati. In bocca al lupo!

LisaTim ha scritto:... Si tratta di comportamenti spiacevoli e lesivi della mia dignità personale e professionale che hanno luogo di fronte agli studenti.

Puoi fare un esempio che consenta di capire meglio?
Non si può dare il consiglio che chiedi senza riferimenti concreti.
Certo, puoi avere solidarietà, incoraggiamenti, ma nulla di più.
:-)

Solidarietà a te. Tieni solo conto che spesso, purtroppo, durante l'anno di prova si tende ad ad approfittare del malcapitato di turno per caricarlo con oneri e ore in più perchè si sa che non può dire di no. E' quasi una consuetudine, ripeto PURTROPPO. Verifica se in questa scuola vige l'atteggiamento di cui sopra. Non è una consolazione, lo so. Per il resto ti consiglio vivamente di verificare con lucidità i "comportamenti spiacevoli lesivi ecc" perchè scritto così è davvero molto generico e non si possono dare giudizi. Sul fatto del filmare mi pare che la legge sul mobbing non lo preveda, hai sì, l'onere della prva, ma non penso tu possa filmare, credo (da verificare) che passeresti dalla parte del torto. Quello che ti consiglio di tutto cuore è di non rispondere perchè scenderesti al loro livello. Spendi piuttosto qualche centinaio di euro e vai da un bravo avvocato del lavoro per esporre la tua situazione: ti dirà se ci sono gli estremi per muoversi e ti indicherà come e cosa fare ... intanto passano i 180 gg obbligatori di presenza per il superamento dell'anno di prova. Tacere non è giusto, muoversi nei termini di legge può essere la strada giusta. Che dispiacere quando succedono queste cose...

Sento spesso dire di colleghi sfruttati durante l'anno di prova. Si tratta di un comportamento scorretto ma frequente. Si può evitare solo avendo l'accortezza di scegliere una scuola già conosciuta ed in cui ci si è trovati bene. Io mi sono sobbarcata un'ora di viaggio al giorno per questo scopo ed ho vissuto un anno di prova tranquillo, tra amici. Nel tuo caso, purtroppo, penso sia difficile trasformare radicalmente la situazione. Devi solo sopportare e far finta di niente, concentrandoti sui ragazzi. Avviare uno scontro diretto non è produttivo. Ovviamente, al momento della mobilità, escluderai quella sede.

quando fai le puzzette, dedicagliele tutte ^_^

roberto.grieco è vero, manca poco, mi auguro soltanto che tutto vada bene a fine corso-tesina-relazione. Vi terrò aggiornati, potete contarci; spero che anche tu lo farai, visto che hai la mia stessa sfortuna.
fradacla  ecco un esempio: la signora (senza bussare) apre la porta mentre sto facendo lezione, rimprovera (gridando) gli alunni che fanno chiasso, paragonandoli a uno zoo, e poi comincia a urlare contro di me, dicendo che non devono uscire durante l'ora. Questo avviene quasi ogni giorno.  All'inizio dell'anno in consiglio di classe si era stabilito che per problemi disciplinari ci saremmo recati da lei a parlarne, ma la prima volta che l'ho fatto mi sono sentita dire che  la mia materia (lingua straniera) non è difficile o pesante come la matematica, e che dovevo io interessarli meglio. (E' una classe che dà problemi di disciplina a tutti i miei colleghi e non solo a me.)
Iliuska e chicca70, per quest'anno non ho alcuna intenzione di rispondere, continuerò per la mia strada,., ma ho comunque intenzione di sentire un avvocato del lavoro. E certamente in futuro escluderò quella sede.
TittiTitti76 , in genere auguro a costoro una rapida dipartita, ma, per una soddisfazione più immediata, sappi che una bella zuppa di fagioli è già pronta allo scopo. ;)))
GRAZIE a tutti.

LisaTim, con tutto il rispetto, gli esempi che hai citato non sono cose così gravi, io ne ho subite di peggio e non sono nell'anno di prova. Cmq in quanto collega in difficoltà, ti manifesto la mia solidarietà. Sono 10 anni che insegno e mai nessuno ha bussato alla porta prima di entrare in classe mentre facevo lezione....

LisaTim ha scritto:
fradacla  ecco un esempio: la signora (senza bussare) apre la porta mentre sto facendo lezione, rimprovera (gridando) gli alunni che fanno chiasso, paragonandoli a uno zoo, e poi comincia a urlare contro di me, dicendo che non devono uscire durante l'ora. Questo avviene quasi ogni giorno.

Do per scontato che tu stia parlando di collaboratore del DS. O si tratta del coordinatore del cdc?
Comunque non si tratta di mobbing, è solo maleducazione, esasperata da un delirio di potere :-)
Lasciar correre, a mio parere, è la risposta peggiore: genera nell'altro la convinzione che tutto sia consentito.

La prossima volta che succede una cosa simile, mantieni la calma e chiedi alla collega di uscire insieme a te dall'aula perché hai una cosa da dirle in privato; se sei alle superiori, capiranno anche gli alunni ;-)

Una volta fuori, puntualizzi che 1) ti aspetti che bussi prima di entrare; 2) se ha qualcosa da dirti, lo faccia dopo le lezioni, in separata sede, e non si permetta di sminuire il tuo ruolo davanti agli alunni. Poi rientri in classe e chiudi la porta, senza aspettare la risposta.
Lo so, ci vuole un bel controllo dei nervi, ma è più difficile a dirsi che a farsi.

Quanto al fatto che gli alunni non devono uscire durante l'ora, se c'è qualche accenno alla questione nel regolamento d'istituto, attieniti strettamente a quello. 

Ovviamente devi essere pronta a cogliere anche altre occasioni per rimetterla al suo posto: in sala professori, in corridoio, in consiglio, usando un tono di voce freddo.

LisaTim ha scritto:
All'inizio dell'anno in consiglio di classe si era stabilito che per problemi disciplinari ci saremmo recati da lei a parlarne, ma la prima volta che l'ho fatto mi sono sentita dire che  la mia materia (lingua straniera) non è difficile o pesante come la matematica, e che dovevo io interessarli meglio. (E' una classe che dà problemi di disciplina a tutti i miei colleghi e non solo a me.)

Dunque, i problemi generici di disciplina di una classe si discutono in cdc e si cercano collegialmente le strategie per affrontarli. Per episodi specifici si fa riferimento, se così si è concordato, al coordinatore o al DS, ma tutti i componenti del cdc devono dare il proprio contributo ad affrontare le situazioni.
Se, come dici, la classe è indisciplinata, devi sollevare il problema in cdc, costringendo gli altri ad ammettere che il problema è comune. Non devi avere remore a ricordare a Tizio o Caio l'episodio che ti ha raccontato o di cui sei venuta a conoscenza, se solo accennano a dire che no, con me non c'è problema...
E poi, non saranno tutti contro di te, no? Ci saranno dei colleghi disponibili a darti una mano.... :-)

geppino12575, fradacla, grazie per i vostri pareri!
Uscire dall'aula e puntualizzare con la collega (collaboratrice del ds) : l'avrei fatto già da mesi, se non avessi avuto il timore di rappresaglie in merito al buon esito del mio anno di prova.
No, nel cdc per fortuna siamo tutti uniti nel dichiarare che il problema è comune, per il momento non ho colleghi contro di me, per lo meno in modo aperto.
Ci sono stati anche altri episodi, come un permesso breve regolarmente accordato ma seguito da telefonata proprio in quell'ora di permesso, naturalmente senza saluti e subito con voce sbraitante che mi chiedeva dove fossi finita ...
Forse un sorriso e un pochino di alka seltzer potrebbero migliorare la vita della signora e di chi le è accanto.

Questo episodio del permesso è ben più grave secondo me. Fai valere i tuoi diritti, almeno io farei così, non avrei timore per l'anno di prova.

All'episodio del permesso ho concesso il benefico del dubbio. Poteva realmente esserci stato un disguido...
Non ho ancora deciso se far valere i miei diritti - ma nel frattempo sentirò uno psicologo e un avvocato.

Carissima Giulia;

quello che mi è successo il giorno16/05/2015 alle ore 10,15 circa di sabato in ufficio della mia scuola mi lascia molto perplesso.
Il caso è questo; essendo stato convocato presso l’ufficio personale ,mi si consegna una foglio prendo visione,che praticamente non mi riconoscono i 24 punti per il ricongiungimento al coniuge.(Premetto che qualche mese fà scrissi un E-Mail al mio sindacato della UIL al nome di Pasquale Proietti,che mi disse, che al sottoscritto spettavano i 24 punti ossia il ricongiungimento al coniuge) Letto la comunicazione faccio presente in modo molto calmo e gentile, che al sottoscritto come inviato per E-Mail dal Sindacalista Pasquale Proietti,che mi spettavano i 24 punti per il ricongiungimento al coniuge.In quel momento nell’ufficio c’erano 3 (tre) Assistenti Amministrativi più il mio D.S.G.A. (reggente) mi risponde il D.S.G.A,dicendomi che non mi spettavano i 24 punti per il ricongiungimento al coniuge,allorchè io gli rispondo che sarei andato ad informarmi,a quel punto il D.S.G.A inizia a urlare dicendo vai da chi cazzo ti pare,(non una sola volta). ,e vedi di andartene da qui.Quest’ultima frase in romanesco.
Adesso cara Giulia (sei sempre nel mio cuore) ti chiedo come mi devo comportare

(tu sai che per motivi di privacy non cito ne la scuola e ne le persone)

fischios ha scritto:Carissima Giulia;

quello che mi è successo il giorno16/05/2015 alle ore 10,15 circa di sabato in ufficio della mia scuola mi lascia molto perplesso.
Il caso è questo; essendo stato convocato presso l’ufficio personale ,mi si consegna una foglio prendo visione,che praticamente non mi riconoscono i 24 punti per il ricongiungimento al coniuge.(Premetto che qualche mese fà scrissi un E-Mail al mio sindacato della UIL al nome di Pasquale Proietti,che mi disse, che al sottoscritto spettavano i 24 punti ossia il ricongiungimento al coniuge) Letto la comunicazione faccio presente in modo molto calmo e gentile, che al sottoscritto come inviato per E-Mail dal Sindacalista Pasquale Proietti,che mi spettavano i 24 punti per il ricongiungimento al coniuge.In quel momento nell’ufficio c’erano 3 (tre) Assistenti Amministrativi più il mio D.S.G.A. (reggente) mi risponde il D.S.G.A,dicendomi che non mi spettavano i 24 punti per il ricongiungimento al coniuge,allorchè io gli rispondo che sarei andato ad informarmi,a quel punto il D.S.G.A inizia a urlare dicendo vai da chi cazzo ti pare,(non una sola volta). ,e vedi di andartene da qui.Quest’ultima frase in romanesco.
Adesso cara Giulia (sei sempre nel mio cuore) ti chiedo come mi devo comportare

(tu sai che per motivi di privacy non cito ne la scuola e ne le persone)

Non sono Giulia, ma mi incuriosiscono i 24 punti per ricongiungimento al coniuge (?)

scusami sono i 24 punti ricongiungimento al coniuge per il personale ATA

Mi si accappona la pelle al pensiero di quello che accadrà con il preside-podestà, a voi no?

fradacla ha scritto:

LisaTim ha scritto:
fradacla  ecco un esempio: la signora (senza bussare) apre la porta mentre sto facendo lezione, rimprovera (gridando) gli alunni che fanno chiasso, paragonandoli a uno zoo, e poi comincia a urlare contro di me, dicendo che non devono uscire durante l'ora. Questo avviene quasi ogni giorno.

Do per scontato che tu stia parlando di collaboratore del DS. O si tratta del coordinatore del cdc?
Comunque non si tratta di mobbing, è solo maleducazione, esasperata da un delirio di potere :-)
Lasciar correre, a mio parere, è la risposta peggiore: genera nell'altro la convinzione che tutto sia consentito.

La prossima volta che succede una cosa simile, mantieni la calma e chiedi alla collega di uscire insieme a te dall'aula perché hai una cosa da dirle in privato; se sei alle superiori, capiranno anche gli alunni ;-)

Una volta fuori, puntualizzi che 1) ti aspetti che bussi prima di entrare; 2) se ha qualcosa da dirti, lo faccia dopo le lezioni, in separata sede, e non si permetta di sminuire il tuo ruolo davanti agli alunni. Poi rientri in classe e chiudi la porta, senza aspettare la risposta.
Lo so, ci vuole un bel controllo dei nervi, ma è più difficile a dirsi che a farsi.

Quanto al fatto che gli alunni non devono uscire durante l'ora, se c'è qualche accenno alla questione nel regolamento d'istituto, attieniti strettamente a quello. 

Ovviamente devi essere pronta a cogliere anche altre occasioni per rimetterla al suo posto: in sala professori, in corridoio, in consiglio, usando un tono di voce freddo.

LisaTim ha scritto:

All'inizio dell'anno in consiglio di classe si era stabilito che per problemi disciplinari ci saremmo recati da lei a parlarne, ma la prima volta che l'ho fatto mi sono sentita dire che  la mia materia (lingua straniera) non è difficile o pesante come la matematica, e che dovevo io interessarli meglio. (E' una classe che dà problemi di disciplina a tutti i miei colleghi e non solo a me.)

Dunque, i problemi generici di disciplina di una classe si discutono in cdc e si cercano collegialmente le strategie per affrontarli. Per episodi specifici si fa riferimento, se così si è concordato, al coordinatore o al DS, ma tutti i componenti del cdc devono dare il proprio contributo ad affrontare le situazioni.
Se, come dici, la classe è indisciplinata, devi sollevare il problema in cdc, costringendo gli altri ad ammettere che il problema è comune. Non devi avere remore a ricordare a Tizio o Caio l'episodio che ti ha raccontato o di cui sei venuta a conoscenza, se solo accennano a dire che no, con me non c'è problema...
E poi, non saranno tutti contro di te, no? Ci saranno dei colleghi disponibili a darti una mano.... :-)

Ottimi consigli da tenere a mente quando si incontrano colleghi sgarbati, peccato solo che a volte ci si mettano anche i ds a complicare la vita, specialmente nei consigli di classe finali: gli scrutini. Loro, i ds, se potessero promuoverebbero anche i banchi e le sedie e vedono come fumo negli occhi quanti non si uniformano a tale volere! Cordialità.