permesso per motivi personali aspettando decisione del ds su aspettativa

salve!
ho fatto richiesta al mio DS per un periodo di aspettativa, e sono in attesa della sua decisione di accordarmela o meno.
qualora la sua risposta fosse negativa, dovrei usufruire di due giorni di permesso per motivi familiari di cui però dovrei fare richiesta con congruo anticipo (circa una settimana prima).
La risposta del Ds però potrebbe non ancora essermi stata comunicata per quel giorno.
come dovrei comportarmi? sarebbe opportuno informare il dirigente di ciò prima ancora che si sia pronunciato?
grazie!

direi di sì

Ma uno dei tre giorni spettanti per motivi personali si può chiedere per partecipare al matrimonio di un amico e non di un parente?

certo

precaria? ha scritto:Ma uno dei tre giorni spettanti per motivi personali si può chiedere per partecipare al matrimonio di un amico e non di un parente?

I motivi personali, in quanto tali e a tutela della tua privacy, non sei tenuta ad esplicitarli, perchè sono affari tuoi e il DS non può chiedertelo!

giovanna onnis ha scritto:

precaria? ha scritto:Ma uno dei tre giorni spettanti per motivi personali si può chiedere per partecipare al matrimonio di un amico e non di un parente?

I motivi personali, in quanto tali e a tutela della tua privacy, non sei tenuta ad esplicitarli, perchè sono affari tuoi e il DS non può chiedertelo!

E nell'autocertificazione cosa si scrive? Non si deve motivare?

precaria? ha scritto:

giovanna onnis ha scritto:

precaria? ha scritto:Ma uno dei tre giorni spettanti per motivi personali si può chiedere per partecipare al matrimonio di un amico e non di un parente?

I motivi personali, in quanto tali e a tutela della tua privacy, non sei tenuta ad esplicitarli, perchè sono affari tuoi e il DS non può chiedertelo!

E nell'autocertificazione cosa si scrive? Non si deve motivare?

Sì. Il contratto parla di documentare i motivi. Che poi uno lo faccia con autocertificazione riguarda la modalità, ma i motivi vanno esplicitati. Tieni presente che in capo al DS nonbvi è poi possibilità di "controllo".

http://chiediloalalla.orizzontescuola.it/2013/02/07/i-3-giorni-di-permesso-retribuito-e-i-motivi-strettamente-personali/

a noi chiedono per filo e per segno dove siamo e a fare cosa, anche nei permessi brevi da recuperare, altrimenti il DS non li accetta.

ChiaraKia ha scritto:a noi chiedono per filo e per segno dove siamo e a fare cosa, anche nei permessi brevi da recuperare, altrimenti il DS non li accetta.

Non concordo assolutamente: per i permessi brevi, art. 16, dov'è scritto che bisogna asutocertificarli o documentare l'assenza?

Non c'è scritto. Quindi leggete sempre bene il contratto.

Paolo1974 ha scritto:

precaria? ha scritto:

giovanna onnis ha scritto:

precaria? ha scritto:Ma uno dei tre giorni spettanti per motivi personali si può chiedere per partecipare al matrimonio di un amico e non di un parente?

I motivi personali, in quanto tali e a tutela della tua privacy, non sei tenuta ad esplicitarli, perchè sono affari tuoi e il DS non può chiedertelo!

E nell'autocertificazione cosa si scrive? Non si deve motivare?

Sì. Il contratto parla di documentare i motivi. Che poi uno lo faccia con autocertificazione riguarda la modalità, ma i motivi vanno esplicitati. Tieni presente che in capo al DS nonbvi è poi possibilità di "controllo".

Non sono d'accordo sul fatto che i motivi debbano essere esplicitati sempre, è vero che devo autocertificare la motivazione, ma chi mi impedisce di scrivere " Si richiede 1 giorno di permesso per motivi strttamente personale che la scrivente non esplicita a tutela della sua privacy"...perchè devo essere costretta a dire i fatti miei nel dettaglio al DS? Cosa ne pensi Paolo? In considerazione del fatto che i 3 giorni di permesso sono un mio diritto, anche una richiesta così formulata dovrebbe essere consentita...o no?

giovanna onnis ha scritto:

Paolo1974 ha scritto:

precaria? ha scritto:

giovanna onnis ha scritto:

precaria? ha scritto:Ma uno dei tre giorni spettanti per motivi personali si può chiedere per partecipare al matrimonio di un amico e non di un parente?

I motivi personali, in quanto tali e a tutela della tua privacy, non sei tenuta ad esplicitarli, perchè sono affari tuoi e il DS non può chiedertelo!

E nell'autocertificazione cosa si scrive? Non si deve motivare?

Sì. Il contratto parla di documentare i motivi. Che poi uno lo faccia con autocertificazione riguarda la modalità, ma i motivi vanno esplicitati. Tieni presente che in capo al DS nonbvi è poi possibilità di "controllo".

Non sono d'accordo sul fatto che i motivi debbano essere esplicitati sempre, è vero che devo autocertificare la motivazione, ma chi mi impedisce di scrivere " Si richiede 1 giorno di permesso per motivi strttamente personale che la scrivente non esplicita a tutela della sua privacy"...perchè devo essere costretta a dire i fatti miei nel dettaglio al DS? Cosa ne pensi Paolo? In considerazione del fatto che i 3 giorni di permesso sono un mio diritto, anche una richiesta così formulata dovrebbe essere consentita...o no?

GIUSTO e do ragione anche a PAOLO, lo so anche io, lo abbiamo detto anche alla respondabile RSU, ma niente, o motivi per filo e per segno o niente, cosi è anche per le ferie....
Speriamo se ne vada a marzo visto che è una vicaria..

Ma niente cosa? I permessi retribuiti non sono a discrezione del dirigente, non può negarteli, io li chiedo anche la mattina stessa se ho un'urgenza, telefono e comunico di prendere un giorno di permesso retribuito per sopraggiunti motivi personali. Ovviamente se so già di doverne usufruire li chiedo con anticipo. Per le ferie è un altro discorso, sono a concessione e devi trovarti il sostituto a meno che tu non debba utilizzarli per "motivi famigliari" come per i permessi retribuiti allora possono essere utilizzati come tali e non serve il sostituto.

mariland ha scritto:Ma niente cosa? I permessi retribuiti non sono a discrezione del dirigente, non può negarteli, io li chiedo anche la mattina stessa se ho un'urgenza, telefono e comunico di prendere un giorno di permesso retribuito per sopraggiunti motivi personali. Ovviamente se so già di doverne usufruire li chiedo con anticipo. Per le ferie è un altro discorso, sono a concessione e devi trovarti il sostituto a meno che tu non debba utilizzarli per "motivi famigliari" come per i permessi retribuiti allora possono essere utilizzati come tali e non serve il sostituto.

E, inoltre, le ferie (nel senso di ferie vere e proprie) non vanno motivate, come viene richiesto a ChiaraKia, sono a discrezione del DS, bisogna cercare sostituti, ma non vanno motivate

Il parere è che il contratto è chiaro: il diritto del permesso, quindi la non discrezionalità del dirigente nella concessione, e la documentazione anche autocertificata. Questi due sono gli elementi che coesistono. Quindi il dirigente può chiedere i motivi e dire che "motivi strettamente personali" non basta. Inoltre come capo di istituto ha l'obbligo del segreto di ufficio. E, come detto, non ha potere discrezionale nel valutare se i motivi siano validi o meno. Ma i motivi vanno esplicitati. Lo richiede la norma. Altrimenti non direbbe documentati.

Grazie Paolo, rimango comunque perplessa...che ne è della mia privacy, anche se il DS ha l'obbligo del segreto d'ufficio?
Sono consapevole, come recita la normativa, che dovrò documentare o anche autocertificare i motivi della richiesta e dare quindi delle indicazioni giustificative dell’assenza, ma dove sta scritto che queste indicazioni debbano essere esplicite e non generiche?
Scusami Paolo so bene che sei tu l'esperto, ma non trovo giusto, dal momento che per principio non dico mai balle e non invento "storie strane", dover dire i fatti miei al DS!

giovanna onnis ha scritto:Grazie Paolo, rimango comunque perplessa...che ne è della mia privacy, anche se il DS ha l'obbligo del segreto d'ufficio?
Sono consapevole, come recita la normativa, che dovrò documentare o anche autocertificare i motivi della richiesta e dare quindi delle indicazioni giustificative dell’assenza, ma dove sta scritto che queste indicazioni debbano essere esplicite e non generiche?
Scusami Paolo so bene che sei tu l'esperto, ma non trovo giusto, dal momento che per principio non dico mai balle e non invento "storie strane", dover dire i fatti miei al DS!

Giovanna, questa volta non è questione di essere esperto.

Leggiamo insieme il contratto:


ART.15 - PERMESSI RETRIBUITI
1. Il dipendente della scuola con contratto di lavoro a tempo indeterminato,
ha diritto, sulla base di idonea documentazione anche autocertificata, a
permessi retribuiti per i seguenti casi:

.....

2. Il dipendente, inoltre, ha diritto, a domanda, nell'anno scolastico, a tre
giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari documentati...ANCHE mediante autocertificazione.

Per me l'articolo è chiaro: i motivi devono essere "documentati"...poi dà la possibilità di autocertificarli.

Quindi i motivi devono essere esplicitati.

L'unico non obbligo è che non possono essere per forza documentati nel senso che basta un'autocertificazione: se per esempio i l motivo è accudire mia figlia, io lo autocertifico, perché non tutti i motivi potranno essere documentati nel senso di produrre una certificazione. Pensiamo anche ad un trasloco o se devo accompagnare mia moglie all'aeroporto.

Ma il motivo lo devo però scrivere. Su tale motivo il DS non avrà ovviamente nessuna possibilità di valutarne la "validità".

Paolo1974 ha scritto:Il parere è che il contratto è chiaro: il diritto del permesso, quindi la non discrezionalità del dirigente nella concessione, e la documentazione anche autocertificata. Questi due sono gli elementi che coesistono. Quindi il dirigente può chiedere i motivi e dire che "motivi strettamente personali" non basta. Inoltre come capo di istituto ha l'obbligo del segreto di ufficio. E, come detto, non ha potere discrezionale nel valutare se i motivi siano validi o meno. Ma i motivi vanno esplicitati. Lo richiede la norma. Altrimenti non direbbe documentati.

Il problema è che lui/ lei ha l'obbligo del segreto, ma tutte le segretarie a cui va in mano il tuo foglio per i vari protocollamenti e inserimenti??
Non siamo tutelati, il punto è questo!

La cosa è più semplice di quello che si pensa. Il permesso si protocolla, come modulo di richiesta che hanno tutte le segreterie.

Se il motivo lo ritenete "delicato" o comunque non volete che si sappia, basta presentare l'autocertificazione direttamente al Dirigente.

Si fa così quando si chiede l'aspettativa per motivi di famiglia.

ChiaraKia ha scritto:

Paolo1974 ha scritto:Il parere è che il contratto è chiaro: il diritto del permesso, quindi la non discrezionalità del dirigente nella concessione, e la documentazione anche autocertificata. Questi due sono gli elementi che coesistono. Quindi il dirigente può chiedere i motivi e dire che "motivi strettamente personali" non basta. Inoltre come capo di istituto ha l'obbligo del segreto di ufficio. E, come detto, non ha potere discrezionale nel valutare se i motivi siano validi o meno. Ma i motivi vanno esplicitati. Lo richiede la norma. Altrimenti non direbbe documentati.

Il problema è che lui/ lei ha l'obbligo del segreto, ma tutte le segretarie a cui va in mano il tuo foglio per i vari protocollamenti e inserimenti??
Non siamo tutelati, il punto è questo!

OH ricordiamoci che dal DS al CS si è tutti dipendenti Pubblici e tenuti per Norma al segreto d'ufficio. Poi c'è la Legge sulla Privacy, ed io ci conto che qualcuno la violi nei miei confronti che lo trascino in tribunale e ci faccio....un poco di soldini.

giovanna onnis ha scritto:... ma dove sta scritto che queste indicazioni debbano essere esplicite e non generiche?
Scusami Paolo so bene che sei tu l'esperto, ma non trovo giusto, dal momento che per principio non dico mai balle e non invento "storie strane", dover dire i fatti miei al DS!

Secondo me, si può essere espliciti senza entrare nel dettaglio e senza violare la privacy.
"partecipare ad un evento importante per la famiglia" (si sposa tuo cognato), "assistere un congiunto momentaneamente in difficoltà" (tuo padre si è fratturato una gamba e ha bisogno di chi lo porti in ospedale), "espletare una pratica personale presso un professionista disponibile solo in orario antimeridiano" (vai dal notaio per un rogito)....
Con un po' di fantasia riuscirei anche a motivare un incontro furtivo con il mio amico... :-))

fradacla ha scritto:

giovanna onnis ha scritto:... ma dove sta scritto che queste indicazioni debbano essere esplicite e non generiche?
Scusami Paolo so bene che sei tu l'esperto, ma non trovo giusto, dal momento che per principio non dico mai balle e non invento "storie strane", dover dire i fatti miei al DS!

Secondo me, si può essere espliciti senza entrare nel dettaglio e senza violare la privacy.
"partecipare ad un evento importante per la famiglia" (si sposa tuo cognato), "assistere un congiunto momentaneamente in difficoltà" (tuo padre si è fratturato una gamba e ha bisogno di chi lo porti in ospedale), "espletare una pratica personale presso un professionista disponibile solo in orario antimeridiano" (vai dal notaio per un rogito)....
Con un po' di fantasia riuscirei anche a motivare un incontro furtivo con il mio amico... :-))

Così sono d'accordo con te Fradacla, rimango sul generico, senza esplicitare nel dettaglio e tutelo la mia privacy

Paolo1974 ha scritto:

giovanna onnis ha scritto:Grazie Paolo, rimango comunque perplessa...che ne è della mia privacy, anche se il DS ha l'obbligo del segreto d'ufficio?
Sono consapevole, come recita la normativa, che dovrò documentare o anche autocertificare i motivi della richiesta e dare quindi delle indicazioni giustificative dell’assenza, ma dove sta scritto che queste indicazioni debbano essere esplicite e non generiche?
Scusami Paolo so bene che sei tu l'esperto, ma non trovo giusto, dal momento che per principio non dico mai balle e non invento "storie strane", dover dire i fatti miei al DS!

Giovanna, questa volta non è questione di essere esperto.

Leggiamo insieme il contratto:


ART.15 - PERMESSI RETRIBUITI
1. Il dipendente della scuola con contratto di lavoro a tempo indeterminato,
ha diritto, sulla base di idonea documentazione anche autocertificata, a
permessi retribuiti per i seguenti casi:

.....

2. Il dipendente, inoltre, ha diritto, a domanda, nell'anno scolastico, a tre
giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari documentati...ANCHE mediante autocertificazione.

Per me l'articolo è chiaro: i motivi devono essere "documentati"...poi dà la possibilità di autocertificarli.

Quindi i motivi devono essere esplicitati.

L'unico non obbligo è che non possono essere per forza documentati nel senso che basta un'autocertificazione: se per esempio i l motivo è accudire mia figlia, io lo autocertifico, perché non tutti i motivi potranno essere documentati nel senso di produrre una certificazione. Pensiamo anche ad un trasloco o se devo accompagnare mia moglie all'aeroporto.

Ma il motivo lo devo però scrivere. Su tale motivo il DS non avrà ovviamente nessuna possibilità di valutarne la "validità".

OK Paolo, ma posso rimanere comunque nel generico come ha ipotizzato Fradacla?.. e così mi sta bene... o non posso motivare neanche così perchè bisogna essere più espliciti?
Una curiosità, Paolo, se nell'autocertificazione non esplicito le motivazioni sottolineando il diritto alla mia privacy, quali potrebbero essere le conseguenze? Il permesso è un mio diritto e non mi deve essere concesso, quindi lo prendo ugualmente...oppure??

giovanna onnis ha scritto:

Paolo1974 ha scritto:

giovanna onnis ha scritto:Grazie Paolo, rimango comunque perplessa...che ne è della mia privacy, anche se il DS ha l'obbligo del segreto d'ufficio?
Sono consapevole, come recita la normativa, che dovrò documentare o anche autocertificare i motivi della richiesta e dare quindi delle indicazioni giustificative dell’assenza, ma dove sta scritto che queste indicazioni debbano essere esplicite e non generiche?
Scusami Paolo so bene che sei tu l'esperto, ma non trovo giusto, dal momento che per principio non dico mai balle e non invento "storie strane", dover dire i fatti miei al DS!

Giovanna, questa volta non è questione di essere esperto.

Leggiamo insieme il contratto:


ART.15 - PERMESSI RETRIBUITI
1. Il dipendente della scuola con contratto di lavoro a tempo indeterminato,
ha diritto, sulla base di idonea documentazione anche autocertificata, a
permessi retribuiti per i seguenti casi:

.....

2. Il dipendente, inoltre, ha diritto, a domanda, nell'anno scolastico, a tre
giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari documentati...ANCHE mediante autocertificazione.

Per me l'articolo è chiaro: i motivi devono essere "documentati"...poi dà la possibilità di autocertificarli.

Quindi i motivi devono essere esplicitati.

L'unico non obbligo è che non possono essere per forza documentati nel senso che basta un'autocertificazione: se per esempio i l motivo è accudire mia figlia, io lo autocertifico, perché non tutti i motivi potranno essere documentati nel senso di produrre una certificazione. Pensiamo anche ad un trasloco o se devo accompagnare mia moglie all'aeroporto.

Ma il motivo lo devo però scrivere. Su tale motivo il DS non avrà ovviamente nessuna possibilità di valutarne la "validità".

OK Paolo, ma posso rimanere comunque nel generico come ha ipotizzato Fradacla?.. e così mi sta bene... o non posso motivare neanche così perchè bisogna essere più espliciti?
Una curiosità, Paolo, se nell'autocertificazione non esplicito le motivazioni sottolineando il diritto alla mia privacy, quali potrebbero essere le conseguenze? Il permesso è un mio diritto e non mi deve essere concesso, quindi lo prendo ugualmente...oppure??

Su questa questione dipende molto dai DS: alcuni, dal momento che sanno che non possono comunque negarlo, neanche leggono quali siano i motivi. Altri invece pretendono comunque i motivi come richiede la norma, in modo che si mettano "a posto" burocraticamente...

Io dico che dipende molto dal buon senso.

In ogni caso, secondo me un rifiuto di concessione se non espiciti nei particolari i motivi è a rischio contenzionso, con ovvia soccombenza da parte del DS. Non si tratta infatti di aspettativa per motivi familiari nella cui richiesta devono per forza essere esplicitati i motivi perché a discrezione del DS.
Allora io dico che ci deve essere buon senso anche da parte del docente, che deve fare una "sintesi" tra quello che dice la norma (documentati...) e il diritto di fruire il permesso.

Quindi quello dice Fradacla è una buona "sinstesi..."

Se poi ti vuoi "impuntare" (lo dico genericamente non riferito a te), secondo me la puoi comunque spuntare. Un DS che lo rifiuti è secondo me sempre nel torto.

Grazie per la tempestività e la pazienza Paolo...mi rendo conto di essere stata un po insistente, ma alla fine mi sento soddisfatta dalla tua risposta e ora tutto è chiarissimo. Ancora grazie

E, quindi, scusate se ritorno all'origine, per partecipare al matrimonio di un amico -NON parente-
si chiede n^1 giorno di permesso per la partecipazione ??????