Corso antincendio e sulla sicurezza

Salve,
domani sarà il mio giorno libero e per l'ennesima volta mi dovrò recare a scuola, fuori orario di servizio, per seguire un corso obbligatorio, secondo il mio dirigente, in base all'art. 20 del D.Leg. 626/94. Secondo lo stesso dirigente il corso rientra nelle 40 ore di attività dei docenti. Il mio parere è un altro: il corso è obbligatorio è vero ma all'art. 22 comma 6 della medesima legge si dice che "La formazione dei lavoratori e quella dei loro rappresentanti di cui al comma 4 deve avvenire, in collaborazione con gli organismi paritetici di cui allart. 20, durante l'orario di lavoro e non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori."
Ho chiesto che queste ore mi venissero retribuite o di poterle recuperare ma mi è stato negato. Qualcuno di voi ha esperienze in merito e mi può consigliare come agire. Metto in chiaro che io sarò comunque presente al corso onde evitare problemi ma vorrei che quelle ore in qualche modo mi venissero retribuite.
Grazie Silvia

Se rientrano nelle 40 ore, secondo me ti sono già retribuite, perchè noi siamo pagati anche per quelle 40 ore; comunque aspettiamo pareri più autorevoli, in particolare quello di paolo1974.

Il punto è che la formazione disciplinata dal CCNL è “l’insieme delle attività dirette ad arricchire il patrimonio culturale e professionale del docente” ma questo tipo di corso mica arricchisce la mia cultura ma previene eventualmente i rischi che posso incontrare a scuola.
Non so se riesco a spiegarmi bene

I corsi sulla sicurezza sono obbligatori: per i dirigenti istituirli e per il personale seguirli. Stiamo parlando della sicurezza di base e non di corsi specifici per le figure sensibili che sono state individuate per specifici compiti.

Il riferimento normativo non è più la 626 ma il D.Lgs. 81/08. Tale decreto, a differenza della 626, prevede sanzioni anche penali per il ds e per il personale riguardo l'inosservanza dell'obbligatorietà.

Tale formazione di base prevede una informativa soprattutto su:

a) concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione all’interno dell’istituzione scolastica, diritti e doveri dei vari soggetti, organi di vigilanza, controllo, assistenza;

b) rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici dell’ambito lavorativo in cui si opera

Come però hai detto giustamente tu, ai sensi dell'art. 37, comma 12 del decreto citato la formazione deve avvenire nell’ambito degli impegni lavorativi degli stessi e non può comportare oneri a carico dei lavoratori.

Il parere è che tale formazione rientra tra le attività previste dall’art. 29 del CCNL/2007 ovvero tra gli impegni lavorativi di “aggiornamento e formazione”, ma tali ore non rientrano né tra le 40 ore riservate alle attività dei cdd, né tra le 40 previste per i cdc e non sono recuperabili.

E quindi? Se non possono comportare oneri a carico dei lavoratori, ma non rientrano nelle 40 ore e non possono essere recuperati, devono essere pagati? Non ho mai visto una scuola che organizzi tali corsi in orario scolastico, anche perchè poi ci sarebbe sempre qualcuno che quel giorno non è in servizio.

Dec ha scritto:E quindi? Se non possono comportare oneri a carico dei lavoratori, ma non rientrano nelle 40 ore e non possono essere recuperati, devono essere pagati? Non ho mai visto una scuola che organizzi tali corsi in orario scolastico, anche perchè poi ci sarebbe sempre qualcuno che quel giorno non è in servizio.

Il nodo cruciale è che essendo attività funzionale è attività obbligatoria, quindi il parere di molti è che anche se svolte nel pomeriggio la partecipazione è un obbligo, perché ciò che è funzionale è obbligatorio.

La Sentenza del Consiglio di Stato n. 1425, del 23 Marzo 2007 dice che l’attività di aggiornamento e formazione “COSTITUISCE ATTIVITÀ’ FUNZIONALIZZATA ALL’INSEGNAMENTO, E LA RELATIVA FREQUENZA COSTITUISCE, QUINDI, OBBLIGO DI SERVIZIO.”

L'art. 65, comma 1, del CCNL stabilisce che le istituzioni scolastiche debbano predisporre i contenuti della formazione che sia “funzionale” alla realizzazione degli obiettivi individuati nel Piano dell’Offerta Formativa.

L’art. 64, comma 2, stabilisce che “le INIZIATIVE FORMATIVE si svolgono, ordinariamente, al di fuori dell’orario di insegnamento”.

La conclusione quindi che esse rientrano nelle ore di servizio “funzionali all’insegnamento” (art. 29 CCNL) e precisamente nelle ore previste dal Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione (art. 66 CCNL).

L'altra campana, invece, è che è vero che il dl del 2008 impone l'obbligo della frequenza dei corsi sulla sicurezza, ma non lo fa il CCNL, infatti quest'ultimo stabilisce il diritto alla formazione e non l'obbligo.

l’art. 54 del D.Lgs. 150/2009 dice: “La contrattazione collettiva determina i diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto di lavoro…”

La situazione è quindi controversa, ma sui corsi per la sicurezza, quindi non la formazione in generale, io sono per la prima ipotesi.

Ok, grazie come sempre per la precisione.

Grazie, quindi secondo te risultano come attività di aggiornamento. Vi farò sapere come andrà a finire.
Un abbraccio Silvia