Problemi gravi di salute e cambio mansione

Buongiorno,
un paio di settimane fa mi è stata diagnosticata una grossa rottura nella retina che stanno trattando con il laser. I medici dell'ospedale hanno certificato il fatto che posso condurre una vita normale, ma senza fare alcun tipo di sforzo fisico che potrebbe strapparmi ulteriormente la retina.
Ora, quest'anno scolastico sono su Sostegno e mi occupo di una ragazza disabile di venti anni (a cui voglio molto bene) ma è un caso gravissimo e devo continuamente tirarla con forza, spesso alzarla a fatica da terra e questo mi provocherebbe tanto danno.
Vorrei rientrare a scuola dopo il controllo ed occuparmi di un altro ragazzo che mi è sempre stato affidato (per 9 ore) e le restanti ore restare a disposizione per le supplenze nelle classi.
Ho già fatto richiesta al Dirigente, ma mi ha risposto che non sa cosa farmi fare. Secondo voi è possibile rientrare? Io non posso permettermi di restare a casa dopo il primo mese di malattia perché (da precaria) mi verrebbe poi pagato solo metà stipendio. Inoltre, IO NON SONO TOTALMENTE INABILE AL LAVORO, solo che non posso più fare sforzi fisici. Come posso tutelarmi? Noi abbiamo un medico del lavoro a scuola? Io non trovo giusto non poter rientrare, di persone che coprono nelle classi c'è sempre bisogno. Inoltre sarebbe solo per questi due mesi perché poi non inserirò più Sostegno, ma solo Materia.
Grazie a tutti.

la miglior cosa sarebbe risolvere il tutto internamente, ma tieni presente che bisogna che tu sia assente per giustificare la presenza di un supplente.

La supplente può anche non essere chiamata, solitamente gestiscono l'assenza del docente di Sostegno con altri colleghi sempre di Sostegno, da noi non chiamano supplenti. Ma è vero che - dopo 30 giorni - il mio stipendio è pagato al 50%?
Come ti dicevo, non ho le possibilità economiche. Che faccio? Rischio di perdere un occhio oppure vado a lavoro per dar da mangiare ai miei figli? Mi sembra incredibile nel 2022 che non ci siano tutele...

Scusate, volevo dire: "Mi tutelo l'occhio oppure rischio di perderlo andando al lavoro per dar da mangiare ai miei figli?"

Rachel Run ha scritto:.. Ma è vero che - dopo 30 giorni - il mio stipendio è pagato al 50%?

Se hai una supplenza al 30 giugno, il primo mese di malattia è pagato al 100%, i due mesi successivi al 50%.

E' proprio questo il problema. Tra l'altro è proprio la pesantezza dell'incarico che può avermi provocato la rottura della retina perché sono stata sottoposta a una notevole fatica fisica, la ragazza è pesante da tirare e sollevare. Non voglio assolutamente danneggiare lei e la famiglia in alcun modo. Ma se il problema è importante come il mio e non mi permette più di svolgere questo incarico, non sarebbe equo e umano mettermi su altro incarico e/o sostituzioni fino al 30 giugno per non dover essere pagata la metà visto che - già così - si va avanti a stento? Chiedo solo se è possibile...

Tra l'altro ho proprio il certificato che attesta che io non posso fare sforzi fisici dopo la rottura della retina perché rischioso. Possibile che - una insegnante non totalmente inabile al lavoro ma solo a sforzi fisici che ha avuto un danno sul lavoro - non possa essere tutelata per rientrare a lavoro su mansione meno rischiosa?

È una situazione complicata da risolvere, come ti è stato detto, internamente.
Certo, un cambio di docente di sostegno praticamente a maggio è inusuale..

Ma il DS non può garantire che tu non faccia sforzi pur mantenendo il tuo ruolo e il tuo orario? D'altra parte non c'è esonero perchè la mansione del docente di sostegno non richiede sforzo fisico incompatibile con il distacco della retina, quindi...
Immagino che esista un oepa su questo caso così grave! Basta che il DS garantisca che l'orario in cui sei presente tu sia sempre in compresenza con l'oepa, come da certificazione medica che hai prodotto

arrubiu ha scritto:È una situazione complicata da risolvere, come ti è stato detto, internamente.
Certo, un cambio di docente di sostegno praticamente a maggio è inusuale..

Sì, infatti il Dirigente mi ha detto proprio questo. A questo punto attendo la visita di controllo e vedo come vanno le cose, non è infatti escluso che mi facciano un altro intervento, purtroppo è andata così. Magari ci risentiamo a inizi maggio. Grazie Arrubbiu.

lucetta.10 ha scritto:Ma il DS non può garantire che tu non faccia sforzi pur mantenendo il tuo ruolo e il tuo orario? D'altra parte non c'è esonero perchè la mansione del docente di sostegno non richiede sforzo fisico incompatibile con il distacco della retina, quindi...
Immagino che esista un oepa su questo caso così grave! Basta che il DS garantisca che l'orario in cui sei presente tu sia sempre in compresenza con l'oepa, come da certificazione medica che hai prodotto

Sì Lucetta, il personale educativo c'è eccome. Purtroppo solo tre ore a settimana e non in compresenza con me. In verità mi sto rendendo conto solo ora di quanto venga purtroppo preso sottogamba il ruolo di docente di sostegno (specie su casi gravissimi come il mio, autistici o ragazzi sulla carrozzella). Anche se avessi a fianco l'educatore non cambierebbe molto, perché lei è in movimento continuo e ha tantissima energia e forza fisica. E' come avere a che fare con una bimba di tre anni che non parla e non ti ascolta ma con la forza di una ventenne. Molto simpatica e gioiosa, ma incontenibile. Chiaramente la violenza fisica non è voluta, povera stella, lei è tanto affettuosa...però di fatto un soggetto miope (e forse predisposto) come me ha subito un danno. Come tirare continuamente 45 kg tutti i giorni per almeno un paio d'ore.

Dopo questa esperienza mi sento davvero di consigliare ai colleghi che scelgono Sostegno di essere veramente motivati e il più possibile specializzati (io non sono specializzata e non farò il TFA) perché - se ti capitano casi gravi - non è una passeggiata.
Io sono già stata quest'anno in infortunio perché un ragazzo autistico (con cui ho comunque un rapporto d'affetto) mi ha preso malamente per la testa e il collo e sono finita col collare.

Scusate lo sfogo. Vorrei solo consigliare ai colleghi - soprattutto giovani - che vogliono entrare nell'insegnamento di non prendere con leggerezza il sostegno. Ci vuole tanto amore, forza d'animo, preparazione...e soprattutto tenere conto dei gravi rischi che si corrono, magari anche irreversibili.

SE TORNASSI INDIETRO RIACCETTEREI L'INCARICO? ONESTAMENTE NO...