la domanda per la mobilità deve essere volontaria per tutti.

La domanda per partecipare alla mobilità deve essere volontaria per tutti. Chi è contento della sede anche se è provvisoria deve essere libero di rimanerci. Questa è la mia opinione.

Mi correggo e aggiungo:ognuno dovrebbe essere libero di confermare la sede,la provincia o l'ambito in cui presta servizio. Siamo stati assunti con diverse modalità ma col ruolo abbiamo il diritto di avere regole uguali agli altri per la mobilità.

Tutti i neo immessi il primo anno devono chiedere la mobilità e questo da sempre! la scuola di nomina NON è quella di titolarità. il primo anno non si è titolari di nulla. Vi mettete in fila come hanno fatto tutti gli altri. C'è chi sono anni che vorrebbe cambiare sede. va bene pensare a se stessi, ma non esageriamo!!!!

Caro sparviero, è sempre stato così: chi è in anno di prova non ha ancora una sede fissa. Non vedo perché i neoimmessi di quest'anno debbano avere più privilegi dei vecchi immessi. Un tempo, anzi, non si poteva nemmeno chiedere di poter essere trasferiti definitivamente nella sede dell'anno di prova alla prima domanda di mobilità.

pepe ha scritto:Caro sparviero, è sempre stato così: chi è in anno di prova non ha ancora una sede fissa. Non vedo perché i neoimmessi di quest'anno debbano avere più privilegi dei vecchi immessi. Un tempo, anzi, non si poteva nemmeno chiedere di poter essere trasferiti definitivamente nella sede dell'anno di prova alla prima domanda di mobilità.

Il tuo messaggio mi ispira una considerazione un po' OT.
Io ho fatto l'anno di prova nel 1992-93. Allora ero poco informato, ma ricordo benissimo di non aver presentato alcuna domanda di mobilità. In ogni modo sono rimasto per ben 19 anni nella sede di immissione in ruolo anche se per 5 anni, dopo il 2000, solo in utilizzazione.
A dire il vero non so se a mia insaputa (e c@lo) ho ottenuto la titolarità a seguito di una riconferma d'ufficio nel 93-94 oppure se prima dell'emanazione del Testo Unico vigessero regole differenti. Forse qualche vecchio immesso in ruolo può illuminarmi in proposito.

Io anno di prova 2005/06 su posto provvisorio in organico di fatto, chiesto assegnazione della sede dall'a.s. 2006/07 su posto in OD di altra scuola e atteso pazientemente 3 anni per rientrare nella mia provincia! (AP x due).

Certo che deve essere volontaria la mobilità. Dopo avere avuto la sede/ambito di titolarità e nel caso dei fase b/c anche la provincia di titolarità, dopo avere avuto quest'anno quella provvisoria.

Giancarlo Dessì ha scritto:

pepe ha scritto:Caro sparviero, è sempre stato così: chi è in anno di prova non ha ancora una sede fissa. Non vedo perché i neoimmessi di quest'anno debbano avere più privilegi dei vecchi immessi. Un tempo, anzi, non si poteva nemmeno chiedere di poter essere trasferiti definitivamente nella sede dell'anno di prova alla prima domanda di mobilità.

Il tuo messaggio mi ispira una considerazione un po' OT.
Io ho fatto l'anno di prova nel 1992-93. Allora ero poco informato, ma ricordo benissimo di non aver presentato alcuna domanda di mobilità. In ogni modo sono rimasto per ben 19 anni nella sede di immissione in ruolo anche se per 5 anni, dopo il 2000, solo in utilizzazione.
A dire il vero non so se a mia insaputa (e c@lo) ho ottenuto la titolarità a seguito di una riconferma d'ufficio nel 93-94 oppure se prima dell'emanazione del Testo Unico vigessero regole differenti. Forse qualche vecchio immesso in ruolo può illuminarmi in proposito.

Si Giancarlo "allora" le regole erano differenti.
Anche io ho fatto l'anno di prova nel lontano 1991/92 e sono rimasta 10 anni nella stessa scuola di titolarità (dopo sono diventata soprannumeraria ed è iniziata la mia disavventura sigh!!)
Prima l'immissione in ruolo era su sede definitiva da subito e se andava bene al docente non si doveva chiedere nessuna mobilità

sparviero. ha scritto:La domanda per partecipare alla mobilità deve essere volontaria per tutti. Chi è contento della sede anche se è provvisoria deve essere libero di rimanerci. Questa è la mia opinione.

E come mai è la tua opinione? Vediamo se indovino, sei stato/a immesso/a in ruolo quest'anno scolastico in fase C sotto casa???

giovanna onnis ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:

pepe ha scritto:Caro sparviero, è sempre stato così: chi è in anno di prova non ha ancora una sede fissa. Non vedo perché i neoimmessi di quest'anno debbano avere più privilegi dei vecchi immessi. Un tempo, anzi, non si poteva nemmeno chiedere di poter essere trasferiti definitivamente nella sede dell'anno di prova alla prima domanda di mobilità.

Il tuo messaggio mi ispira una considerazione un po' OT.
Io ho fatto l'anno di prova nel 1992-93. Allora ero poco informato, ma ricordo benissimo di non aver presentato alcuna domanda di mobilità. In ogni modo sono rimasto per ben 19 anni nella sede di immissione in ruolo anche se per 5 anni, dopo il 2000, solo in utilizzazione.
A dire il vero non so se a mia insaputa (e c@lo) ho ottenuto la titolarità a seguito di una riconferma d'ufficio nel 93-94 oppure se prima dell'emanazione del Testo Unico vigessero regole differenti. Forse qualche vecchio immesso in ruolo può illuminarmi in proposito.

Si Giancarlo "allora" le regole erano differenti.
Anche io ho fatto l'anno di prova nel lontano 1991/92 e sono rimasta 10 anni nella stessa scuola di titolarità (dopo sono diventata soprannumeraria ed è iniziata la mia disavventura  sigh!!)
Prima l'immissione in ruolo era su sede definitiva da subito e se andava bene al docente non si doveva chiedere nessuna  mobilità

Ah ecco! Sospettavo che si trattasse di una norma introdotta con il testo unico o con il CCNL del 95.

@Silvietta: lascia perdere, altrimenti si finisce come al solito in caciara

Giancarlo Dessì ha scritto:@Silvietta: lascia perdere, altrimenti si finisce come al solito in caciara

Sì Giancarlo, hai ragione!

Bbbbravo!
Concordo con sparviero.
Noi neoimmessi stiam bene dove stiamo e non vogliamo dover cambiar sede per forza.
...e lo so che si è sempre fatta obbligatoriamente domanda...ma noi no, cribbio, noi non dobbiamo perché... Perché nonvogliamo e perché siamo più belli e più intelllligenti e più sssimpatici e tttttanto più modesti, ecco.

...stavo per prenderti sul serio ;)))

tellina ha scritto:Bbbbravo!
Concordo con sparviero.
Noi neoimmessi stiam bene dove stiamo e non vogliamo dover cambiar sede per forza.
...e lo so che si è sempre fatta obbligatoriamente domanda...ma noi no, cribbio, noi non dobbiamo perché... Perché nonvogliamo e perché siamo più belli e più intelllligenti e più sssimpatici e tttttanto più modesti, ecco.

Scherzi a parte, sorvolando sulle amenità della 107, ho sempre trovato assurda questa idea dell'assegnazione provvisoria nell'anno di prova. Due anni fa una collega neoimmessa aveva scelto la mia sede proprio perché si trattava di un liceo scientifico-tecnologico / scienze applicate senza guardare la distanza. Tant'è che la scuola dista 90-100 km da dove abita e si smazzava tutto il viaggio senza partecipare ai turni macchina.
Poi, per l'ambiente, ci si è trovata bene e avrebbe gradito la riconferma. Solo che ha sbagliato la domanda di mobilità e alla fine ha ottenuto il trasferimento d'ufficio in una sede più vicina (30 km in meno di sola andata). Solo che si tratta di un professionale alberghiero dove l'ambiente è un po' agitato. All'inizio non l'ha presa bene, poi alla fine credo si sia abituata alla bolgia.
Il suo posto dell'anno di prova è rimasto vacante ed è stato dato ad un trasferimento interprovinciale e, a seguito di un'assegnazione provvisoria, è finito ad un'altra collega a tempo determinato, ma so che ci sarebbe rimasta volentieri.
Sinceramente non capisco il senso di tutto questo, anche considerato che spesso si ottiene la riconferma in ruolo nella sede in cui hai svolto l'anno di prova.

Quindi la collega aveva proprio sbagliato la domanda non inserendo la scuola che desiderava nelle preferenze, altrimentii non avrebbe avuto un trasferimento d'ufficio se la cattedra è rimasta vacante

giovanna onnis ha scritto:Quindi la collega aveva proprio sbagliato la domanda non inserendo la scuola che desiderava nelle preferenze, altrimentii non avrebbe avuto un trasferimento d'ufficio se la cattedra è rimasta vacante

Non sono sicuro, ma penso che il suo errore di interpretazione consistesse nel fatto che le preferenze fossero un piano B in caso di mancata riconferma. Non vedo altra spiegazione: so per certo che lei desiderava restare a Teulada, se non l'ha messa tra le preferenze presumo che pensasse che quella fosse la prima preferenza d'ufficio.

Beata ignoranza!
(OT)
Ci sono passata anche io in questa fase, il primo anno in cui sono stata dichiarata soprannumeraria (1998/99) non sapevo che esistesse la mobilità annuale e mi è stato comunicato in provveditorato, il giorno della scadenza della domanda. che avrei potuto chiedere utilizzazione. Ricordo che ho compilato la domanda senza cognizione di causa, frettolosamente perchè stava per chiudere l'ufficio protocollo. Chissà quanti errori ho fatto nella compilazione!!
Con l'esperienza (anche negativa) si agisce con maggiore cognizione di causa.
Ritengo indispensabile per noi docenti uno studio accurato della normativa che ci riguarda perchè un errore anche piccolo potrebbe avere conseguenze disastrose per il nostro futuro professionale