Malattia: comunicazione alla scuola entro l'inizio dell'orario di lavoro

Ho appena letto questo articolo
Malattia: comunicazione alla scuola entro l'inizio dell'orario di lavoro, visita fiscale e cambio del domicilio


Giustamente si riporta l’art 17/10 del CCNL/2007 che dice:
"L’assenza per malattia, salva l’ipotesi di comprovato impedimento, deve essere comunicata all’istituto scolastico o educativo in cui il dipendente presta servizio, tempestivamente e comunque non oltre l’inizio dell’orario di lavoro del giorno in cui essa si verifica, anche nel caso di eventuale prosecuzione di tale assenza"

Qualche riga più avanti viene detta una cosa che ho già sentito ribadire in più di un'occasione e che, senz'altro sbaglierò, continua ad apparirmi bizzarra.

È utile precisare che per “orario di lavoro” si intende l’orario di apertura della scuola e non quello di servizio del personale.


Mi sembra un'interpretazione penalizzante. Qual è il riferimento normativo che permette di sostenere che l'orario di lavoro non è l'orario di servizio?

Che c'è di bizzarro?

Ad es. da noi il personale è tenuto a comunicare l'assenza dalle ore 7,30 alle ore 8,00 di mattina.

Ci sono le sostituzioni da fare..

nakamura ha scritto:Ho appena letto questo articolo
Malattia: comunicazione alla scuola entro l'inizio dell'orario di lavoro, visita fiscale e cambio del domicilio


Giustamente si riporta l’art 17/10 del CCNL/2007 che dice:
"L’assenza per malattia, salva l’ipotesi di comprovato impedimento, deve essere comunicata all’istituto scolastico o educativo in cui il dipendente presta servizio, tempestivamente e comunque non oltre l’inizio dell’orario di lavoro del giorno in cui essa si verifica, anche nel caso di eventuale prosecuzione di tale assenza"

Qualche riga più avanti viene detta una cosa che ho già sentito ribadire in più di un'occasione e che, senz'altro sbaglierò, continua ad apparirmi bizzarra.

È utile precisare che per “orario di lavoro” si intende l’orario di apertura della scuola e non quello di servizio del personale.


Mi sembra un'interpretazione penalizzante. Qual è il riferimento normativo che permette di sostenere che l'orario di lavoro non è l'orario di servizio?

il riferimento è dato dal fatto che la scuola deve decidere se inviare la visita fiscale, e questo non può essere certo fatto alle 11 del mattino.

ti invitiamo a leggere questo quesito
http://chiediloalalla.orizzontescuola.it/2015/12/16/lassenza-per-malattia-va-comunicata-a-scuola-non-oltre-linizio-dellorario-di-lavoro/

lallaorizzonte ha scritto:
il riferimento è dato dal fatto che la scuola deve decidere se inviare la visita fiscale, e questo non può essere certo fatto alle 11 del mattino.

ti invitiamo a leggere questo quesito
http://chiediloalalla.orizzontescuola.it/2015/12/16/lassenza-per-malattia-va-comunicata-a-scuola-non-oltre-linizio-dellorario-di-lavoro/

Comprendo bene i problemi delle segreterie. Ma l'articolo 17/10 dice "l’inizio dell’orario di lavoro del giorno in cui essa si verifica"

Mettiamo che uno si accorga di avere un febbrone da cavallo alle 8:30 del giorno in cui prende servizio alle 11:00... deve andare a scuola lo stesso?

nakamura ha scritto:

lallaorizzonte ha scritto:
il riferimento è dato dal fatto che la scuola deve decidere se inviare la visita fiscale, e questo non può essere certo fatto alle 11 del mattino.

ti invitiamo a leggere questo quesito
http://chiediloalalla.orizzontescuola.it/2015/12/16/lassenza-per-malattia-va-comunicata-a-scuola-non-oltre-linizio-dellorario-di-lavoro/

Comprendo bene i problemi delle segreterie. Ma l'articolo 17/10 dice "l’inizio dell’orario di lavoro del giorno in cui essa si verifica"

Mettiamo che uno si accorga di avere un febbrone da cavallo alle 8:30 del giorno in cui prende servizio alle 11:00... deve andare a scuola lo stesso?

Non è un problema delle "segreterie" (perchè dovrebbe esserlo?) ..alla base c'è sopratutto una questione organizzativa dell'istituzione scolastica...al massimo è un problema del Ds o del docente incriminato su cui ricade l'eventuale negligenza nel non aver adempiuto ai suoi doveri d'ufficio.
Se si chiama quando cavolo si vuole poi non ci si lamenti se si dividono le classi...
Chiaro poi che se uno sta male all'ora x-y...chiamerà il prima possibile.

Intendevo dire che capisco il discorso che ha fatto Lalla circa la visita fiscale. Mi sembra che possa spiegare il motivo per cui si è affermata l'interpretazione discussa.

Nondimeno questa interpretazione della norma non tiene conto del fatto che il nostro orario, intendo dire quello dei docenti, cambia ogni giorno e non per nostra scelta: la norma fa esplicito riferimento a orario del giorno mentre l'interpretazione diffusa potrebbe tranquillamente omettere questa precisazione.

Vorrei chiedere aiuto a lalla sono stata in malattia dal giorno 09/12 al 22/12 per problemi di salute (endometriosi) dopo la visita dal ginecologo effettuata il giorno 23/12 mi ha detto che devo farmi urgentemente degli esami clinici e mi ha dato una cura di un mese con medicinali vari.Tutti questi esami li farò a gennaio xchè adesso si paga tutto e costano tanto. Volevo sapere dal 07/01 come devo fare x il certificato medico dato che non posso più farlo continuativo.
Grazie a chi mi darà un aiuto.

nakamura ha scritto:Intendevo dire che capisco il discorso che ha fatto Lalla circa la visita fiscale. Mi sembra che possa spiegare il motivo per cui si è affermata l'interpretazione discussa.

Nondimeno questa interpretazione della norma non tiene conto del fatto che il nostro orario, intendo dire quello dei docenti, cambia ogni giorno e non per nostra scelta: la norma fa esplicito riferimento a orario del giorno mentre l'interpretazione diffusa potrebbe tranquillamente omettere questa precisazione.

ma non c'è scritto che sia l'inizio dell'orario di lavoro dell'ammalato o di chi deve gestire la pratica

vincenza.giambo ha scritto:Vorrei chiedere aiuto a lalla sono stata in malattia dal giorno 09/12 al 22/12 per problemi di salute (endometriosi) dopo la visita dal ginecologo effettuata il giorno 23/12 mi ha detto che devo farmi urgentemente degli esami clinici e mi ha dato una cura di un mese con medicinali vari.Tutti questi esami li farò a gennaio xchè adesso si paga tutto e costano tanto. Volevo sapere dal 07/01 come devo fare x il certificato medico dato che non posso più farlo continuativo.
Grazie a chi mi darà un aiuto.

http://www.orizzontescuola.it/news/assenze-malattia-giorni-sabato-e-domenica-due-periodi-congedo-malattia-vanno-conteggiati

Esempio:
se un docente inizia alle ore 10.30 (o oltre) il servizio.
Si sveglia alle 9.30 (o oltre) e non sta bene (nausea, mal di testa, malessere del momento non prevedibile).
Come poteva avvertire la scuola entro le 8.30?
Esistono margini di tolleranza? Cosa potrebbe succedere in tale caso?

lallaorizzonte ha scritto:
ma non c'è scritto che sia l'inizio dell'orario di lavoro dell'ammalato o di chi deve gestire la pratica

Ne convengo.
Però, laddove la norma non precisa, l'interpretazione di cui stiamo discutendo sostiene la seconda ipotesi.

nakamura ha scritto:

lallaorizzonte ha scritto:
ma non c'è scritto che sia l'inizio dell'orario di lavoro dell'ammalato o di chi deve gestire la pratica

Ne convengo.
Però, laddove la norma non precisa, l'interpretazione di cui stiamo discutendo sostiene la seconda ipotesi.

e tutto ha sempre funzionato

Davide ha scritto:Esempio:
se un docente inizia alle ore 10.30 (o oltre) il servizio.
Si sveglia alle 9.30 (o oltre) e non sta bene (nausea, mal di testa, malessere del momento non prevedibile).
Come poteva avvertire la scuola entro le 8.30?
Esistono margini di tolleranza? Cosa potrebbe succedere in tale caso?

Perché alle 8.30?
Nell'istituto in cui presto servizio la telefonata deve essere fatta alle 7.30

lallaorizzonte ha scritto:

nakamura ha scritto:

lallaorizzonte ha scritto:
ma non c'è scritto che sia l'inizio dell'orario di lavoro dell'ammalato o di chi deve gestire la pratica

Ne convengo.
Però, laddove la norma non precisa, l'interpretazione di cui stiamo discutendo sostiene la seconda ipotesi.

e tutto ha sempre funzionato

Ne convengo.
Non dubito che il sistema funzioni quanto che per farlo funzionare si trascurino diritti elementari.
In ogni caso direi che è chiaro che così stanno le cose e amen.

Ti chiederei la cortesia di un parere in merito a quello che chiede Davide: che succede se proprio uno non ce la fa, perché si accorge di star male dopo l'apertura della scuola? Quali possono essere le conseguenze?

Insomma se ci investono alle 10 deve andare a lavoro la salma? Scusate ma non ha senso. Uno comunica quando avviene il problema. Se sto male alle 6 comunico per le 7 e 30, se mi prende un accidente alle dieci e entro alle 11 comunico alle 10 e 01. Credo.

Esempio:
se un docente inizia alle ore 10.30 (o oltre) il servizio.
Si sveglia alle 9.30 (o oltre) e non sta bene (nausea, mal di testa, malessere del momento non prevedibile).
Come poteva avvertire la scuola entro le 8.30 (o 8.00 a seconda dell'istituto)?
Esistono margini di tolleranza? Cosa potrebbe succedere in tale caso?


Come vi comportereste in tal caso o cosa potrebbe obiettare la segretaria? Comprenderebbe il tutto senza problemi? O citerebbe la normativa che dice di avvertire entro l'inizio delle lezioni?

Davide ha scritto:Esempio:
se un docente inizia alle ore 10.30 (o oltre) il servizio.
Si sveglia alle 9.30 (o oltre) e non sta bene (nausea, mal di testa, malessere del momento non prevedibile).
Come poteva avvertire la scuola entro le 8.30 (o 8.00 a seconda dell'istituto)?
Esistono margini di tolleranza? Cosa potrebbe succedere in tale caso?


Come vi comportereste in tal caso o cosa potrebbe obiettare la segretaria? Comprenderebbe il tutto senza problemi? O citerebbe la normativa che dice di avvertire entro l'inizio delle lezioni?

prova purtroppo più di questo non posso dirti, per me già svegliarsi alle 9.30 del mattino vuol dire non essere in buona salute!

a parte gli scherzi, tutto può accadere, ma in linea generale a mio parere va conosciuto a priori e quindi rispettato quanto indicato nel contratto.

Quello sicuramente. Il contratto parla chiaro. Il quesito verteva su un caso particolare e imprevedibile...

Gentile Lalla volevo avere un informazione fino al 31 gennaio sarò in malattia, dal primo febbraio vorrei chiedere aspettativa per un paio di mesi x motivi personali. Per l'aspettativa devo aspettare l'ok del preside e fare la presa di servizio di un giorno?
Se il preside non mi da l'ok subito come bisogna fare?

Davide ha scritto:Quello sicuramente. Il contratto parla chiaro. Il quesito verteva su un caso particolare e imprevedibile...

Il contratto dice "L’assenza per malattia, salva l’ipotesi di comprovato impedimento, deve essere comunicata all’istituto scolastico o educativo in cui il dipendente presta servizio, tempestivamente e comunque non oltre l’inizio dell’orario di lavoro del giorno in cui essa si verifica, anche nel caso di eventuale prosecuzione di tale assenza".

Il contratto parla di "orario di lavoro" e il dlgs 66 del 2003 dice(va) che orario di lavoro è "qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell'esercizio della sua attività o delle sue funzioni".

In che senso dici che "parla chiaro"?