Bonus 500 euro

Promemoria primo messaggio :

Se mi chiedete la fonte, vi dico solo che proviene da un dirigente che ha avuto la dritta direttamente dal ns. "grande Faraone": per questo anno il ministero non sembra in grado di istituire materialmente la card con i 500 euro da destinare a quanto stabilito dalla legge sulla buona scuola, per cui la somma sarà accreditata esentasse nello stipendio dei prossimi mesi. Sembra improbabile, quindi, un controllo sull'uso della stessa per scopi non prettamente didattici, mancando proprio dei mezzi tecnici per istituirla. Attendiamo con trepidazione e molta curiosità la conclusione su questa tanto decantata norma che appare sempre più un piccolo contentino economico per far digerire una legge partita male e che finirà peggio.

naneddu ha scritto:buon pomeriggio a tutti
nella mia scuola, una collega impegnata in un sindacato, ha proposto di "devolvere" il bonus a favore di alcune classi prive della lim. Vi sembra normale?

E come lo rendiconti?

Gianfranco ha scritto:

naneddu ha scritto:buon pomeriggio a tutti
nella mia scuola, una collega impegnata in un sindacato, ha proposto di "devolvere" il bonus a favore di alcune classi prive della lim. Vi sembra normale?

E come lo rendiconti?

Fermo restando che sono contrario a questa proposta, tecnicamente è possibile: si tratterebbe di acquisto di hardware, quindi rendicontato. Non devi rendicontare l'utilizzo ma solo l'acquisto.
L'unico problema non trascurabile è che il prezzo di una LIM supera di molto la cifra dei 500 euro.

naneddu ha scritto:buon pomeriggio a tutti
nella mia scuola, una collega impegnata in un sindacato, ha proposto di "devolvere" il bonus a favore di alcune classi prive della lim. Vi sembra normale?

Già che ci siamo, devolviamo a favore della scuola anche gli ottanta euro che ci ha elargito Renzi. E magari, anche parte del nostro stipendio.

Già dobbiamo acquistare il materiale per poter svolgere la quotidiana attività didattica altrimenti trascorreremmo la giornata a rigirarci i pollici e non produrremmo nulla (parlo di scuola dell'infanzia)...ci mancherebbe solo che acquisti anche l'hardware...i 500 sono miei e li spendo per cose mie (sempre quando li vedrò x davvero!

La proposta non è quella di colmare un buco nella dotazione tecnologica della scuola.

È un gesto politico che esprime un modo di rifiutare il contentino dei 500 euro devolvendolo in una forma di beneficenza, i cui beneficiari sono le scuole. Si può non condividere la proposta (e io sono il primo a non condividerla), ma non confondiamola con politiche del genere "bring your device".

Giancarlo Dessì ha scritto:La proposta non è quella di colmare un buco nella dotazione tecnologica della scuola.

È un gesto politico che esprime un modo di rifiutare il contentino dei 500 euro devolvendolo in una forma di beneficenza, i cui beneficiari sono le scuole. Si può non condividere la proposta (e io sono il primo a non condividerla), ma non confondiamola con politiche del genere "bring your device".

Io non condivido e non capisco chi condivide. E' come se un operaio Fiat ricevesse un bonus da Marchionne e lo impiegasse per finanziare nuove tute da lavoro più chic di quelle esistenti.

Detto questo, personalmente pensavo di spendere il bonus in hardware. Purtroppo ho gusti particolari (mi piacciono i ThinkPad, specialmente quelli della serie X, con schermo da 12 pollici... dei gioellini IMHO, con specifiche di durabilità di tipo militare. Personalmente ho un X200 vecchio di sette anni che va ancora più che discretamente specie dopo l'aggiornamento a Windows 10. Se non ci fossero i 500 renziani non ci penserei proprio a cambiarlo) ed il nuovo costa nettamente di più di 500 euro. Mi chiedevo quindi se fosse possibile far rendicontare anche l'acquisto di HW di seconda mano (Dalla Germania posso far venire un X240 praticamente nuovo a meno di 500 euro).

Voi che ne dite?

Secondo me si..non credo che conti da dove provenga il prodotto acquistato.. L' importante è poterlo rendicontare

Lenar ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:La proposta non è quella di colmare un buco nella dotazione tecnologica della scuola.

È un gesto politico che esprime un modo di rifiutare il contentino dei 500 euro devolvendolo in una forma di beneficenza, i cui beneficiari sono le scuole. Si può non condividere la proposta (e io sono il primo a non condividerla), ma non confondiamola con politiche del genere "bring your device".

Io non condivido e non capisco chi condivide. E' come se un operaio Fiat ricevesse un bonus da Marchionne e lo impiegasse per finanziare nuove tute da lavoro più chic di quelle esistenti.

Detto questo, personalmente pensavo di spendere il bonus in hardware. Purtroppo ho gusti particolari (mi piacciono i ThinkPad, specialmente quelli della serie X, con schermo da 12 pollici... dei gioellini IMHO, con specifiche di durabilità di tipo militare. Personalmente ho un X200 vecchio di sette anni che va ancora più che discretamente specie dopo l'aggiornamento a Windows 10. Se non ci fossero i 500 renziani non ci penserei proprio a cambiarlo) ed il nuovo costa nettamente di più di 500 euro. Mi chiedevo quindi se fosse possibile far rendicontare anche l'acquisto di HW di seconda mano (Dalla Germania posso far venire un X240 praticamente nuovo a meno di 500 euro).

Voi che ne dite?

Riesci a rendicontarlo ? Se sì allora sì; nella legge non c'è scritta la parola "nuovo"

PS scontrino, fattura o qualsiasi altro documento fiscale ...... in italiano; o con traduzione certificata.

avidodinformazioni ha scritto:

Lenar ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:La proposta non è quella di colmare un buco nella dotazione tecnologica della scuola.

È un gesto politico che esprime un modo di rifiutare il contentino dei 500 euro devolvendolo in una forma di beneficenza, i cui beneficiari sono le scuole. Si può non condividere la proposta (e io sono il primo a non condividerla), ma non confondiamola con politiche del genere "bring your device".

Io non condivido e non capisco chi condivide. E' come se un operaio Fiat ricevesse un bonus da Marchionne e lo impiegasse per finanziare nuove tute da lavoro più chic di quelle esistenti.

Detto questo, personalmente pensavo di spendere il bonus in hardware. Purtroppo ho gusti particolari (mi piacciono i ThinkPad, specialmente quelli della serie X, con schermo da 12 pollici... dei gioellini IMHO, con specifiche di durabilità di tipo militare. Personalmente ho un X200 vecchio di sette anni che va ancora più che discretamente specie dopo l'aggiornamento a Windows 10. Se non ci fossero i 500 renziani non ci penserei proprio a cambiarlo) ed il nuovo costa nettamente di più di 500 euro. Mi chiedevo quindi se fosse possibile far rendicontare anche l'acquisto di HW di seconda mano (Dalla Germania posso far venire un X240 praticamente nuovo a meno di 500 euro).

Voi che ne dite?

Riesci a rendicontarlo ? Se sì allora sì; nella legge non c'è scritta la parola "nuovo"

PS scontrino, fattura o qualsiasi altro documento fiscale ...... in italiano; o con traduzione certificata.

Teoricamente saremmo in Europa... a che serve la traduzione?

Lenar ha scritto:

avidodinformazioni ha scritto:

Lenar ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:La proposta non è quella di colmare un buco nella dotazione tecnologica della scuola.

È un gesto politico che esprime un modo di rifiutare il contentino dei 500 euro devolvendolo in una forma di beneficenza, i cui beneficiari sono le scuole. Si può non condividere la proposta (e io sono il primo a non condividerla), ma non confondiamola con politiche del genere "bring your device".

Io non condivido e non capisco chi condivide. E' come se un operaio Fiat ricevesse un bonus da Marchionne e lo impiegasse per finanziare nuove tute da lavoro più chic di quelle esistenti.

Detto questo, personalmente pensavo di spendere il bonus in hardware. Purtroppo ho gusti particolari (mi piacciono i ThinkPad, specialmente quelli della serie X, con schermo da 12 pollici... dei gioellini IMHO, con specifiche di durabilità di tipo militare. Personalmente ho un X200 vecchio di sette anni che va ancora più che discretamente specie dopo l'aggiornamento a Windows 10. Se non ci fossero i 500 renziani non ci penserei proprio a cambiarlo) ed il nuovo costa nettamente di più di 500 euro. Mi chiedevo quindi se fosse possibile far rendicontare anche l'acquisto di HW di seconda mano (Dalla Germania posso far venire un X240 praticamente nuovo a meno di 500 euro).

Voi che ne dite?

Riesci a rendicontarlo ? Se sì allora sì; nella legge non c'è scritta la parola "nuovo"

PS scontrino, fattura o qualsiasi altro documento fiscale ...... in italiano; o con traduzione certificata.

Teoricamente saremmo in Europa... a che serve la traduzione?

Ok, fatti fare la fattura in europeo e non in tedesco.

Eravamo in Europa anche quando c'erano Lira e Marco, ma si sono dovuti inventare l'Euro.

La social card era ugualmente una prepagata, ricaricata ogni mese di 40 euro (alla fine sempre più o meno 500 euro fa). Sul comma 6 mi ero interrogata anch'io, visto che i costi di gestione del servizio per la social card erano già stati parecchio discussi.

avidodinformazioni ha scritto:

Lenar ha scritto:

Teoricamente saremmo in Europa... a che serve la traduzione?

Ok, fatti fare la fattura in europeo e non in tedesco.

Eravamo in Europa anche quando c'erano Lira e Marco, ma si sono dovuti inventare l'Euro.

Non capisco perché la traduzione devo farla io e non lo stato. Ho chiesto io di entrare in Europa o lo ha chiesto lo stato? Se lo stato è tanto ignorante da non spiccicare neppure due parole di tedesco non può essere lo stato ad andare affanbip?

Lenar ha scritto:

avidodinformazioni ha scritto:

Lenar ha scritto:

Teoricamente saremmo in Europa... a che serve la traduzione?

Ok, fatti fare la fattura in europeo e non in tedesco.

Eravamo in Europa anche quando c'erano Lira e Marco, ma si sono dovuti inventare l'Euro.

Non capisco perché la traduzione devo farla io e non lo stato. Ho chiesto io di entrare in Europa o lo ha chiesto lo stato? Se lo stato è tanto ignorante da non spiccicare neppure due parole di tedesco non può essere lo stato ad andare affanbip?

Prova a spiegarlo al tuo DSGA quando gli presenterai come rendiconto un foglio scritto in tetesko. Come minimo ti lancia il monitor in testa. Spera solo che sia un monitor LCD e non CRT. I tubi catodici so' più pesanti e fanno più male.

Giancarlo Dessì ha scritto:

Lenar ha scritto:

avidodinformazioni ha scritto:

Lenar ha scritto:

Teoricamente saremmo in Europa... a che serve la traduzione?

Ok, fatti fare la fattura in europeo e non in tedesco.

Eravamo in Europa anche quando c'erano Lira e Marco, ma si sono dovuti inventare l'Euro.

Non capisco perché la traduzione devo farla io e non lo stato. Ho chiesto io di entrare in Europa o lo ha chiesto lo stato? Se lo stato è tanto ignorante da non spiccicare neppure due parole di tedesco non può essere lo stato ad andare affanbip?

Prova a spiegarlo al tuo DSGA quando gli presenterai come rendiconto un foglio scritto in tetesko. Come minimo ti lancia il monitor in testa. Spera solo che sia un monitor LCD e non CRT. I tubi catodici so' più pesanti e fanno più male.

Non è un problema, conosco bene il mio DSGA e lui sa che posso tranquillamente tradurgliela io la bolla in tedesco. A me basta che non mi chieda di spendere soldi per una traduzione certificata. O, al limite, se proprio non dovesse fidarsi, il mio DSGA è abbastanza sveglio da saper usare google translator. Inoltre la scritta 399EUR credo si capisca bene dal Baltico a Pantelleria.

Lenar ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:

Lenar ha scritto:

avidodinformazioni ha scritto:

Lenar ha scritto:

Teoricamente saremmo in Europa... a che serve la traduzione?

Ok, fatti fare la fattura in europeo e non in tedesco.

Eravamo in Europa anche quando c'erano Lira e Marco, ma si sono dovuti inventare l'Euro.

Non capisco perché la traduzione devo farla io e non lo stato. Ho chiesto io di entrare in Europa o lo ha chiesto lo stato? Se lo stato è tanto ignorante da non spiccicare neppure due parole di tedesco non può essere lo stato ad andare affanbip?

Prova a spiegarlo al tuo DSGA quando gli presenterai come rendiconto un foglio scritto in tetesko. Come minimo ti lancia il monitor in testa. Spera solo che sia un monitor LCD e non CRT. I tubi catodici so' più pesanti e fanno più male.

Non è un problema, conosco bene il mio DSGA e lui sa che posso tranquillamente tradurgliela io la bolla in tedesco. A me basta che non mi chieda di spendere soldi per una traduzione certificata. O, al limite, se proprio non dovesse fidarsi, il mio DSGA è abbastanza sveglio da saper usare google translator. Inoltre la scritta 399EUR credo si capisca bene dal Baltico a Pantelleria.

Il problema non è tradurre l'importo quanto tradurre esplicitamente l'oggetto dell'importo. Se nella fattura c'è scritto "Bambolen gonfiabilen" sarà un po' arduo far passare l'idea che l'acquisto fa riferimento ad un modellino di corpo umano concepito per l'autoaggiornamento in scienze.

Giancarlo Dessì ha scritto:

Lenar ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:

Lenar ha scritto:

avidodinformazioni ha scritto:

Lenar ha scritto:

Teoricamente saremmo in Europa... a che serve la traduzione?

Ok, fatti fare la fattura in europeo e non in tedesco.

Eravamo in Europa anche quando c'erano Lira e Marco, ma si sono dovuti inventare l'Euro.

Non capisco perché la traduzione devo farla io e non lo stato. Ho chiesto io di entrare in Europa o lo ha chiesto lo stato? Se lo stato è tanto ignorante da non spiccicare neppure due parole di tedesco non può essere lo stato ad andare affanbip?

Prova a spiegarlo al tuo DSGA quando gli presenterai come rendiconto un foglio scritto in tetesko. Come minimo ti lancia il monitor in testa. Spera solo che sia un monitor LCD e non CRT. I tubi catodici so' più pesanti e fanno più male.

Non è un problema, conosco bene il mio DSGA e lui sa che posso tranquillamente tradurgliela io la bolla in tedesco. A me basta che non mi chieda di spendere soldi per una traduzione certificata. O, al limite, se proprio non dovesse fidarsi, il mio DSGA è abbastanza sveglio da saper usare google translator. Inoltre la scritta 399EUR credo si capisca bene dal Baltico a Pantelleria.

Il problema non è tradurre l'importo quanto tradurre esplicitamente l'oggetto dell'importo. Se nella fattura c'è scritto "Bambolen gonfiabilen" sarà un po' arduo far passare l'idea che l'acquisto fa riferimento ad un modellino di corpo umano concepito per l'autoaggiornamento in scienze.

Si ma se c'è scritto "laptop computer" è anche ben difficile confonderlo con una bambola gonfiabile.

Incidentalmente... in un paese civile l'onere della prova sta allo stato, non al cittadino. Se anche presentassi la ricevuta con su scritto "bambolen gonfiabilen", in un paese civile, sarebbe onere dello stato dimostrare che trattasi di qualcosa di non coerente con le finalità del bonus.

D'altra parte è anche ben vero che non siamo in un paese civile.

Dopo tutte queste discussioni, io non ho ancora capito una cosa fondamentale: come si rendiconta l'acquisto di libri?
500 euro di libri in famiglia li spendiamo nell'arco di un paio di mesi, spesso anche meno. Ma non credo che, ad esempio, gli scontrini della Feltrinelli o librerie simili siano sufficienti alla rendicontazione, visto che non contengono l'indicazione del materiale acquistato: potrebbe trattarsi di libri, come di peluche, come di caramelle, come di giocattoli per bambini (la Feltrinelli è diventata una specie di ipermercato). A maggior ragione non saranno sufficienti gli scontrini dei libri acquistati negli ipermercati veri e propri, tra una confezione di yogurt e sei bocconcini di mozzarella.
Devo chiedere alle librerie presso cui faccio acquisti una ricevuta specifica con l'indicazione del materiale acquistato?
Altrimenti una soluzione sarebbe quella di fare gli acquisti su Amazon, che rilascia regolare ricevuta stampabile per ogni volume acquistato... così però ne andrebbe del nostro piacevole shopping librario del sabato pomeriggio.

Cloretta ha scritto:Dopo tutte queste discussioni, io non ho ancora capito una cosa fondamentale: come si rendiconta l'acquisto di libri?
500 euro di libri in famiglia li spendiamo nell'arco di un paio di mesi, spesso anche meno. Ma non credo che, ad esempio, gli scontrini della Feltrinelli o librerie simili siano sufficienti alla rendicontazione, visto che non contengono l'indicazione del materiale acquistato: potrebbe trattarsi di libri, come di peluche, come di caramelle, come di giocattoli per bambini (la Feltrinelli è diventata una specie di ipermercato). A maggior ragione non saranno sufficienti gli scontrini dei libri acquistati negli ipermercati veri e propri, tra una confezione di yogurt e sei bocconcini di mozzarella.
Devo chiedere alle librerie presso cui faccio acquisti una ricevuta specifica con l'indicazione del materiale acquistato?
Altrimenti una soluzione sarebbe quella di fare gli acquisti su Amazon, che rilascia regolare ricevuta stampabile per ogni volume acquistato... così però ne andrebbe del nostro piacevole shopping librario del sabato pomeriggio.

Se è richiesto, anche le librerie rilasciano una fattura commerciale.

Sto leggendo la nota MIUR con le indicazioni operative ai dirigenti scolastici.
Al punto 4 la nota afferma che "il MIUR potrà sottoscrivere apposite convenzioni... con operatori pubblici e privati,finalizzate all'ottimale utilizzo della Carta del docente, che riconoscano specifiche agevolazioni per le finalità previste, consentendone così il più ampio e proficuo utilizzo".
Al punto 5, la Direzione generale "si riserva di fornire ulteriori elementi informativi più nel dettaglio all'attività di rendicontazione delle spese sostenute nell'a.s. 2015-2016".
Mettendo insieme i diversi elementi, cioè 1) la possibilità di istituire convenzioni con fornitori di beni e servizi, 2) il rimando ad una nota successiva per i chiarimenti sulla rendicontazione e 3) la difficoltà oggettiva nel definire cosa possa essere considerato materiale per aggiornamento e cosa no, e in particolare per i biglietti di mostre, cinema ecc. che non prevedono né fattura né scontrino, mi viene da pensare che il ministero abbia tutta l'intenzione di limitare i nostri acquisti ai beni e ai servizi da lui stesso decisi. Penso male?

zshiraz ha scritto:Sto leggendo la nota MIUR con le indicazioni operative ai dirigenti scolastici.
Al punto 4 la nota afferma che "il MIUR potrà sottoscrivere apposite convenzioni... con operatori pubblici e privati,finalizzate all'ottimale utilizzo della Carta del docente, che riconoscano specifiche agevolazioni per le finalità previste, consentendone così il più ampio e proficuo utilizzo".
Al punto 5, la Direzione generale "si riserva di fornire ulteriori elementi informativi più nel dettaglio all'attività di rendicontazione delle spese sostenute nell'a.s. 2015-2016".
Mettendo insieme i diversi elementi, cioè 1) la possibilità di istituire convenzioni con fornitori di beni e servizi, 2) il rimando ad una nota successiva per i chiarimenti sulla rendicontazione e 3) la difficoltà oggettiva nel definire cosa possa essere considerato materiale per aggiornamento e cosa no, e in particolare per i biglietti di mostre, cinema ecc. che non prevedono né fattura né scontrino, mi viene da pensare che il ministero abbia tutta l'intenzione di limitare i nostri acquisti ai beni e ai servizi da lui stesso decisi. Penso male?

Sì, a mio parere pensi male.
1) L'istituzione di convenzioni con fornitori di beni e servizi è un fatto naturale quando si può far valere un potere contrattuale. La ratio è: io ti offro un numero potenzialmente alto di clienti. Quali condizioni commerciali offri? Nessun insegnante è in grado di far valere questo potere contrattuale, lo stato sì. Se lo stato si muove per promuovere delle convenzioni tanto meglio per chi ne fruisce, perché le convenzioni offrono un risparmio.
2) Il rimando ad una "nota" successiva è altrettanto naturale. La rendicontazione è materia per tecnici non per politici. La "nota" a cui fai riferimento è una disposizione normativa. La "nota" successiva è un regolamento tecnico di attuazione, che sarà ovviamente di competenza del ministero.

A margine, quella che chiami "nota del MIUR" è in realtà un Decreto del Presidente del Consiglio, emesso di concerto con il Ministro dell'Economia e Finanze e con il Ministro dell'Istruzione. Non è un'emissione interpretativa di natura tecnica, è una norma a tutti gli effetti.

Giancarlo, non è il decreto, che ho letto con attenzione. E' proprio una nota (così c'è scritto sul pdf), o una circolare applicativa, tant' è che è indirizzata ai dirigenti e p.c. ai direttori degli USR e ai revisori dei conti.

zshiraz ha scritto:Giancarlo, non è il decreto, che ho letto con attenzione. E' proprio una nota (così c'è scritto sul pdf), o una circolare applicativa, tant' è che  è indirizzata ai dirigenti e p.c. ai direttori degli USR e ai revisori dei conti.

Evidentemente c'è una nota esplicativa - di cui non conoscevo l'esistenza - che riprende i contenuti del decreto. In effetti dal ministero non arriva necessariamente la norma ma un sunto della norma

chiedo scusa, avevo capito male :-)

Giancarlo Dessì ha scritto:

zshiraz ha scritto:Giancarlo, non è il decreto, che ho letto con attenzione. E' proprio una nota (così c'è scritto sul pdf), o una circolare applicativa, tant' è che  è indirizzata ai dirigenti e p.c. ai direttori degli USR e ai revisori dei conti.

Evidentemente c'è una nota esplicativa - di cui non conoscevo l'esistenza - che riprende i contenuti del decreto. In effetti dal ministero non arriva necessariamente la norma ma un sunto della norma

chiedo scusa, avevo capito male :-)

No, è che pare strano che esista qualcosa di cui tu non sia a conoscenza ;-)

zshiraz ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:

zshiraz ha scritto:Giancarlo, non è il decreto, che ho letto con attenzione. E' proprio una nota (così c'è scritto sul pdf), o una circolare applicativa, tant' è che  è indirizzata ai dirigenti e p.c. ai direttori degli USR e ai revisori dei conti.

Evidentemente c'è una nota esplicativa - di cui non conoscevo l'esistenza - che riprende i contenuti del decreto. In effetti dal ministero non arriva necessariamente la norma ma un sunto della norma

chiedo scusa, avevo capito male :-)

No, è che pare strano che esista qualcosa di cui tu non sia a conoscenza ;-)

Ci sono più cose fra il cielo e la terra di quanto la mia mente possa immaginare e tanto meno sapere, Orazio :-D

Giancarlo Dessì ha scritto:

zshiraz ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:

zshiraz ha scritto:Giancarlo, non è il decreto, che ho letto con attenzione. E' proprio una nota (così c'è scritto sul pdf), o una circolare applicativa, tant' è che  è indirizzata ai dirigenti e p.c. ai direttori degli USR e ai revisori dei conti.

Evidentemente c'è una nota esplicativa - di cui non conoscevo l'esistenza - che riprende i contenuti del decreto. In effetti dal ministero non arriva necessariamente la norma ma un sunto della norma

chiedo scusa, avevo capito male :-)

No, è che pare strano che esista qualcosa di cui tu non sia a conoscenza ;-)

Ci sono più cose fra il cielo e la terra di quanto la mia mente possa immaginare e tanto meno sapere, Orazio :-D

Quello di Clarabella e Nonna Papera ?