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Messaggio Da Angel76 Sab Nov 08, 2014 10:34 pm

Cari colleghi,

mi sono appena iscritta al forum del sito di Orizzontescuola, che seguo da diverso tempo e considero un'ottima risorsa.

Spero qualcuno di voi - che si sia trovato, direttamente o non, in una situazione simile alla mia - sappia indicarmi la via più sicura per ottenere quel di cui ho bisogno. Vi spiego la mia situazione: ho un contratto al 30/6/14 in una nuova provincia, dove mi sono trasferita per amore del mio compagno. Usufruisco dei 3 giorni al mese della 104, per assistere mia madre gravemente malata (grave malattia oncologica, non rivedibile), che risiede nella mia provincia natia, quella precedente in cui ho insegnato per 10 anni e in cui ho mantenuto la residenza. Purtroppo, la sua situazione di salute è ulteriormente peggiorata ed è diventato molto difficile per me gestire questa situazione a distanza, dal punto di vista sia pratico che umano. I 3 giorni al mese risultano troppo pochi per starle adeguatamente vicina e vivere questa difficilissima situazione con serenità. Tra l'altro sono anche un'insegnante molto coscienziosa e vi dico solo che ogni volta che devo chiedere i giorni mi faccio anche degli scrupoli, anche se non dovrei, data la gravità della situazione... (ma questo è un altro discorso e dunque concentriamoci sull'essenziale!)

Abbandonerei perfino il servizio per stare vicina a mia madre il prima possibile, ma prima vorrei valutare altre strade meno drastiche, considerato che in questo caso resterei senza stipendio e perderei punteggio e tutto il resto. Anzitutto, mi sono rivolta al sindacato, che mi ha prospettato la possibilità di aspettativa retribuita fino a 2 anni. Ma avendo il contratto al 30/06, temo che il sindacato si sbagli: da quanto ho letto online, anche sulla guida di questo sito, mi sembra che tale possibilità sia riservata solo agli insegnanti a T.I. Avete una risposta certa a tale proposito? E' un punto molto importante! Inoltre, per l'aspettativa retribuita per assistenza al genitore è necessaria la medesima residenza, mentre attualmente io sono sì ancora residente nella provincia dove risiede mia madre, ma non nella medesima abitazione.

In caso contrario, potrei "stringere i denti", almeno fino al raggiungimento dei 180 giorni di servizio o fino a fine giugno, continuando a "sacrificarmi" nella distanza usufruendo dei soli 3 giorni al mese della 104 e dei periodi di sospensione dell'attività didattica per stare vicina al genitore, e poi cambiare residenza a giugno. In questo caso - dato che le graduatorie non verranno aggiornate fino al 2017 e dunque fino ad allora sarei purtroppo impossibilitata a cambiare provincia - avrei diritto all'aspettativa retribuita il prossimo anno? E se cambiassi invece residenza ora, sarebbe questo un modo per ottenere un riavvicinamento a mia madre? Se dovessi invece entrare di ruolo il prossimo anno, cosa non impossibile data la mia posizione in graduatoria, considerato che non sarebbe certo semplice effettuare l'anno di prova in tale stato serenamente, con la 104 potrei chiedere l'anno di prova nella provincia in cui risiede mia madre? E' possibile se ho la sua stessa residenza?

Tornando al corrente a.s., ci sarebbe anche la possibilità dell'aspettativa non retribuita, ma poiché è a discrezione del Dirigente, potrei non ottenerla (la dirigente della seconda scuola in cui lavoro viene descritta, da chi la conosce meglio di me, come persona poco empatica). Inoltre, sarebbe come abbandonare il servizio perché non avrei stipendio, contribuiti, punteggio etc...

Spero che qualcuno di voi, ben informato al riguardo, possa confermare o meno le varie possibilità che ho prospettato, oltre ad indicarmi magari altre soluzioni che non conosco e che non mi sono state prospettate, nell'ambito della normativa attuale e delle consuetudini in tale delicato ambito. Vorrei infatti avere tutti gli strumenti per far fronte alla situazione - che impone scelte urgenti -  con tutte le tutele a cui abbiamo diritto io e e i miei famigliari. Grazie in anticipo a chi saprà e/o vorrà aiutarmi! Buona serata a tutti
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Messaggio Da giulia boffa Sab Nov 08, 2014 10:46 pm

http://www.inca.it/Assistenzaeconomicaesociale/Handicapedisabilit%C3%A0/Congedobiennaleretribuito.aspx


il congedo biennale retribuito vale anche per il personale a tempo determinato

essendo retribuito non c'è stacco di contratto e si può prendere anche frazionato

tua madre però deve essere convivente con te
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Messaggio Da Angel76 Dom Nov 09, 2014 1:18 pm

Grazie molte per la risposta e per il link, non avevo trovato tale informazione sul sito di Orizzontescuola, e dunque non ne ero sicura.

Per quanto riguarda la convivenza, è sufficiente che tale condizione ci sia al momento in cui presento domanda di congedo o deve essere preesistente alla domanda?
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Messaggio Da giulia boffa Dom Nov 09, 2014 5:03 pm

al momento della domanda va bene
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Messaggio Da Angel76 Mar Gen 06, 2015 2:36 pm

Gentili colleghi,

mi riallaccio alla domanda che avevo sottoposto agli esperti del forum tempo fa, per chiedere ulteriori delucidazioni. Ringrazio nuovamente Giulia Boffa e in anticipo chiunque altro saprà rispondermi. Ho letto attentamente sia il link che mi ha inviato Giulia sia il seguente link dell'INPS: http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=5940

Le mie domande: 1) Poiché mia madre è peggiorata ulteriormente e necessita di assistenza 24 ore su 24, è necessario che a mio padre ci alterniamo giornalmente sia io che mia sorella. I miei 3 giorni di 104 al mese non sono assolutamente sufficienti. Mi domandavo se posso rinunciare alla 104 nel corrente a.s. e passare così la possibilità di usufruire dei permessi a mia sorella in tempi immediati, potendo contestualmente far domanda di aspettativa retribuita, poiché sarei io, come primogenita, la persona di riferimento principale nell'assistenza, insieme a mio padre (che, specifico per maggiore chiarezza, ha oltre 65 anni ed è pensionato) . A tale proposito, leggo che la persona che richiede il congedo straordinario deve avere il requisito della convivenza con l'assistito, disabile, ma che non deve necessariamente usufruire dei permessi 104. Confermate quindi che possa rinunciare alla 104 e presentare contestualmente domanda di congedo straordinario?

2) Poiché la situazione è urgente, è difficile pensare a una tempistica di accoglienza di 2 mesi dalla domanda. Quale è la prassi nella scuola, sotto il profilo della tempistica? Mi spetterebbe il congedo dal momento in cui lo richiedo - ad esempio da qui ad una settimana?

3) Leggo che il congedo biennale può anche essere fruito in modo frazionato: giornaliero, settimanale e mensile. Avendo un contratto al 30/6, lo chiederei frazionato. Come mi consigliate di muovermi? Interpretando quel che leggo nella normativa, potrei richiedere, ad esempio, 60 giorni e poi chiedere una proroga, a seconda di come la situazione evolve? Dovrei fisicamente tornare a scuola tra un periodo e l'altro? Oppure mi conviene richiedere direttamente fino al 30/06?

4) Il congedo retribuito non interrompe il computo dei 180 giorni? Avendo preso servizio il 1 settembre, avrei diritto ai 12 punti anche se presentassi la domanda domani? Giusto?

Grazie a chi saprà aiutarmi e Buona Epifania a tutti
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Messaggio Da giulia boffa Mar Gen 06, 2015 7:12 pm

devi parlare con il ds, può dartela subito

prendi il periodo che ti serve

sei retribuita e il punteggio vale
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Messaggio Da flo Mar Gen 06, 2015 7:34 pm

Per quanto riguarda tale punto, a me risulta che per usufruire del congedo biennale occorra essere individuato come "referente unico" della persona disabile necessitaria di assistenza.
Rinunciando alla fruizione dei 3 gg di permesso 104 in favore di un altro familiare, non si è più referenti unici del disabile e pertanto non è possibile chiedere il periodo di congedo biennale.

Vedi a questo link:
http://www.handylex.org/schede/congretribuiti.shtml
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Messaggio Da Angel76 Mer Gen 07, 2015 1:17 pm

Grazie Giulia Boffa per la tua cortese risposta.

Per quanto dice Flo, che pure ringrazio: nel link inoltrato da Giulia http://www.inca.it/Assistenzaeconomicaesociale/Handicapedisabilit%C3%A0/Congedobiennaleretribuito.aspx si legge al paragrafo 4: " Questi lavoratori dipendenti hanno diritto al congedo anche se il loro contratto di lavoro non prevede l’assicurazione per maternità e/o se a loro non spettano i permessi di cui alla legge 104". Dunque mi chiedo se ciò possa essere proprio l' "appiglio" normativo di cui necessito e che possa confortare il passo che vorrei fare: rinunciare ai permessi per darli ad un altro famigliare, ma richiedere l'aspettativa retribuita per me. Giulia, sai dirmi cortesemente qualcosa di più preciso a tale riguardo e confermarmi che possa agire legittimamente in tal modo? Mi interessa, al momento in cui parlerò con la DS - anzi, le 2 dirigenti, dato che lavoro in due scuole - avere riferimenti normativi sicuri davanti ai quali non mi si dica di no. In pratica, vorrei rinunciare ai permessi 104 e contestualmente fare domanda di congedo, dato che la tempistica è stretta. Voi che dite?

A conforto di ciò, cito inoltre l'articolo di Paolo Pizzo che indica fortunatamente un'evoluzione in tale ambito, ovvero,  la presa d'atto che nell'ambito famigliare sono più persone ad alternarsi nell'ambito dell'ambito dell'assistenza al malato. http://www.orizzontescuola.it/news/permessi-legge-10492-fruire-dei-3-gg-al-mese-dipendente-non-deve-dimostrare-che-altri-familiari: "Giova oltretutto ricordare che ai fini del diritto di fruire dei permessi sono stati eliminati dalla legge i requisiti e i concetti di convivenza, della continuità e dell’esclusività. Nel parere n. 13/2008 (parere ormai superato nella parte relativa ai requisiti della continuità ed esclusività) il Dipartimento della Funzione Pubblica affermava:
“si ritiene che la circostanza che tra i parenti del disabile vi siano altri soggetti che possono prestare assistenza non esclude la fruizione dell’agevolazione da parte del lavoratore se questi non chiedono o fruiscono dei permessi (eventualmente perché non impiegati). In tale ottica si menziona l’orientamento della Corte di Cassazione, sez. lav., nella decisione 20 luglio 2004, n. 13481: ”Si deve concludere che né la lettera, né la ratio della legge escludono il diritto ai permessi retribuiti in caso di presenza in famiglia di persona che possa provvedere all’assistenza”.

Spero ciò porti ad un'ulteriore evoluzione, perché vivendo tale situazione, vi assicuro che l'attuale legge 104 è sicuramente qualcosa, ma inadeguata a far fronte alle situazioni più gravi come la mia. Comunque, a parte questa parentesi finale, spero di ricevere delle indicazioni riguardo al primo quesito da me posto. Grazie in anticipo! Buona giornata
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Messaggio Da Angel76 Ven Gen 09, 2015 10:56 am

Pur non avendo ricevuto risposta, e posso comprenderlo poiché il mio quesito era complesso, vi aggiorno.
Nell'urgenza, ho parlato telefonicamente con le DS e chiesto il congedo retribuito per 104, mantenendo quindi la titolarità di "referente unico". Sono sembrate, almeno come primo impatto - data la gravità del caso - piuttosto comprensive. Ora le segreterie stanno verificando e sono in attesa di loro conferma. Chiedo urgentemente agli esperti conferma che, per quanto riguarda il requisito della residenza e della convivenza, è sufficiente che si sia presentata domanda di cambio residenza, non il requisito della residenza definitiva che arriva in tempi più lunghi. Avrei bisogno di un riferimento normativo preciso da mostrare alla scuola. All'anagrafe mi confermano che tra pochi giorni potrò avere il certificato di residenza vero e proprio (ma il controllo a casa con i vigili avverrà comunque dopo), spero possa bastare. Attendo notizie, grazie
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