nullaosta del preside per seconda occupazione

Ciao a tutti,

sono un precario abilitato SILSIS e al momento lavoro fino ad avente diritto presso una scuola media.
Carico sempre i miei punti sulle superiori come docente di Inglese e da qualche anno lavoro parallelamente presso una scuola privata grazie alla quale posso ottenere punteggio pieno.
L'anno scorso non mi è stato chiesto di fare il nulla osta ma la preside della statale di quest'anno mi ha detto che vuole ricevere richiesta da parte della scuola privata, nonché copia del contratto di lavoro.
Per me è un po' un problema, nel senso che la scuola di cui sopra, non paga i contributi, motivo percui prende solo persone che abbiano già un contratto di lavoro, o a partita iva o ex insegnanti in pensione e non vuole fare la richiesta di nulla osta proprio perchè non vuole figurare come "richiedente" di collaborazione, ma vuole in assoluto che l'insegnante lavori presso il loro istituto di sua spontanea volontà.
Sul contratto figura che l'insegnante, svolgerà delle ore nel suo tempo libero, compatibilmente con il suo primo lavoro, insomma una specie di liberissima professione.
Le mie domande sono:

1."la preside della statale può porre il veto su questo mio secondo lavoro?"
2. "se non dicessi più nulla e continuassi comunque a lavorare anche nella privata, è possibile che per ragioni burocratiche, la statale venga a conoscenza di questa cosa (e vorrei evitare questa soluzione!)?
3. in definitiva, cosa mi conviene fare? La privata paga pochissimo ma è per me fondamentale per ottenere 12 punti e non dimezzarli per passaggio da punti delle medie a quelli delle superiori.
Grazie

4 ma lo sai che nella privata non stai lavorando in regola? lo sai che non è legale? lo sai che chi lavora così nelle paritarie lo fa solo per far punti a danno di chi lavora sempre in modo regolare?

cge io sappia con una cattedra intera un lavoro regolare non è...regolare.
con uno spezzone sì.

Innanzitutto io lavoro in maniera regolare e non ho mai recato danni a nessuno!
Detto questo, ho un contratto per 18 ore e come sai posso arrivare fino a 24.
Detto questo, non ho mai sentito dell'incompatibilità tra i due lavori. Infatti la preside mi ha detto, come specificato sopra, che non c'è problema nel momento in cui la scuola faccia richiesta di nullaosta.
Il mio problema è quello specificato precedentemente.
Qualcun'altro mi sa aiutare?
Grazie

asar_buffer ha scritto:Innanzitutto io lavoro in maniera regolare e non ho mai recato danni a nessuno!
Detto questo, ho un contratto per 18 ore e come sai posso arrivare fino a 24.
Detto questo, non ho mai sentito dell'incompatibilità tra i due lavori. Infatti la preside mi ha detto, come specificato sopra, che non c'è problema nel momento in cui la scuola faccia richiesta di nullaosta.
Il mio problema è quello specificato precedentemente.
Qualcun'altro mi sa aiutare?
Grazie

Sempre che le 6 ore eccedenti alle 18 ti vengano offerte dalla scuola in cui hai ricevuto l'incarico

"Il docente può superare le 18 ore solo se le ore in più (fino a 6) gli vengono offerte dalla scuola in cui ha ricevuto l'incarico, secondo i criteri stabiliti dall'annuale circolare di Istruzioni operative per il conferimento degli spezzoni pari o inferiori a 6 ore. Requisito per accettare: il possesso della specifica abilitazione nella disciplina interessata.

Non è invece possibile accettare altri incarichi, nè da altre scuole statali nè da scuole paritarie"

Fonte: guida pubblicata su OS.it

E infatti mi vengono offerte, previa richiesta da parte della scuola privata.
Vabbé non ci capiamo.
Grazie lo stesso.

asar_buffer ha scritto:E infatti mi vengono offerte, previa richiesta da parte della scuola privata.
Vabbé non ci capiamo.
Grazie lo stesso.

Non inalberarti e segui il discorso.
Sono contro la norma due contratti di lavoro dipendente stipulati con due diverse scuole (che siano statale e statale, o statale e paritaria, non cambia nulla), che in totale superino le 18 ore.

La Dirigente della scuola statale vuole vedere il contratto che hai con la paritaria per accertarsi che non sia un contratto di lavoro dipendente; è normale che lo chieda, perché si tratta di un'altra scuola e vige la regola di cui sopra.

Se con la paritaria hai un contratto di collaborazione a progetto o di prestazione d'opera non hai di che preoccuparti: la Dirigente lo vedrà e potrà autorizzarti. Tu però dovrai dichiarare che il lavoro con la paritaria non interferisce con quello nella statale.

Tutto qui. Tra l'altro non capisco perché dovrebbe essere la paritaria a chiedere la tua collaborazione. Sei tu che devi chiedere al DS della statale il suo nulla osta ad esercitare altro lavoro, dichiarando che si tratta di un contratto... lo sai tu che contratto.

Ciao Fradacia e grazie per la risposta.
Infatti è proprio questa la risposta alla mia domanda, forse non mi ero spiegato bene
Con la paritaria ho infatti un contratto a progetto che però viene solitamente rilasciato a novembre, nonostante si inizi a fine settembre (ahimè) e quindi al momento non posso soddisfare la richiesta della preside della statale (posso al massimo mostrarle il contratto dell'anno scorso, giusto per farle vedere la tipologia) e fornirle quello di quest'anno non appena ci viene dato.
Gli altri anni mi era stato chiesto di fare un'autocertificazione e non di fornire una richiesta da parte della scuola paritaria.
Solo non so se a livello legale, sia necessaria una richiesta da parte della statale o se basti un'autocertificazione.
Tra l'altro quando le ho parlato, la privata mi aveva proposto 6h, mentre ora siamo arrivati a 2...
Che dici? Considera tra l'altro che sono fino ad avente diritto e molto probabilmente non verrò confermato presso la scuola dove sto lavorando...
Hai qualche informazione relativa e eventuali normative a riguardo?
Grazie mille.

Per quel che ne so io, funziona così.
Tu sei in servizio presso una statale e ti offrono un contratto a progetto.
Chiedi per iscritto al DS della statale l'autorizzazione a svolgere un'altra attività, precisando che si tratta di una collaborazione a progetto per la quale non hai vincoli orari rigidi, che non ci saranno interferenze con il lavoro nella scuola statale, che garantisci il pieno rispetto dei tuoi obblighi contrattuali, bla bla bla...

Può anche essere l'altro soggetto che fa la richiesta al DS, ma non mi risulta che questo accada quando l'altro soggetto è un privato, mentre è la norma se l'altro soggetto è una pubblica amministrazione.

http://www.gildavenezia.it/normativa/schede/incompatibilia_lavorative_professionali.htm

2.3 LE ATTIVITÀ "AUTORIZZABILI"

La rigidità della disciplina in materia di incompatibilità del pubblico dipendente è, in parte, mitigata dalla possibilità di svolgere incarichi conferiti o previamente autorizzati dall’amministrazione di appartenenza. L’espletamento di incarichi retribuiti da parte di un pubblico dipendente.........
è subordinato all’autorizzazione rilasciata dall’amministrazione di appartenenza che deve valutare la compatibilità con il rapporto di pubblico impiego.

L’autorizzazione deve essere chiesta direttamente dal dipendente o dal soggetto, pubblico o privato, che conferisce l’incarico, almeno 15 giorni prima dell’esercizio della nuova attività [21]......

Lo svolgimento di attività non consentite o senza autorizzazione del Dirigente scolastico è giusta causa di licenziamento.

Il T.A.R. Piemonte[24] ha affermato che l’autorizzazione a collaborazioni o consulenze rese all’esterno dell’amministrazione, in modo occasionale e non confliggente con gli interessi della medesima amministrazione, non può essere negata se non con provvedimento motivato che spieghi perché il dipendente non può svolgere l’incarico, ossia “le ragioni per le quali [l’amministrazione] riteneva che tale attività avrebbe arrecato pregiudizio all’assolvimento dei compiti d’ufficio”.

Circa la durata, l’autorizzazione non può che durare per il periodo in cui gli impegni lavorativi istituzionali ed extra-istituzionali e, quindi, anche quelli orari, restano perfettamente immutati.
..........................
I criteri in base ai quali l'attività può essere autorizzata sono:

   la temporaneità e l'occasionalità dell'incarico[27]:
......................

   il non conflitto[28] con gli interessi dell’amministrazione e con il principio del buon andamento della pubblica amministrazione;

   la compatibilità dell'impegno lavorativo derivante dall'incarico con l'attività lavorativa di servizio cui il dipendente è addetto tale da non pregiudicarne il regolare svolgimento;

   l’attività deve essere svolta al di fuori dell’orario di servizio.

Grazie mille!
Però tra le attività leggo che 2.2 LE ATTIVITÀ INCOMPATIBILI

In base alla normativa vigente, al pubblico dipendente a tempo pieno o a tempo parziale con prestazione lavorativa superiore al 50% dell’orario di servizio, risulta, assolutamente, precluso:

lo svolgimento di altre attività alle dipendenze di soggetti pubblici [7] o privati, ossia rapporti di lavoro subordinato, anche a tempo determinato;

l'esercizio di attività d’impresa[8], commerciale e professionale.

Quindi la cosa non mi torna...
Che dici?

asar_buffer ha scritto:Grazie mille!
Però tra le attività leggo che 2.2 LE ATTIVITÀ INCOMPATIBILI

In base alla normativa vigente, al pubblico dipendente a tempo pieno o a tempo parziale con prestazione lavorativa superiore al 50% dell’orario di servizio, risulta, assolutamente, precluso:

lo svolgimento di altre attività alle dipendenze di soggetti pubblici [7] o privati, ossia rapporti di lavoro subordinato, anche a tempo determinato;

l'esercizio di attività d’impresa[8], commerciale e professionale.

Quindi la cosa non mi torna...
Che dici?

Il rapporto di lavoro alle dipendenze di soggetti pubblici o privati è una cosa ben individuata: per esempio, con la scuola statale tu hai firmato un contratto di lavoro dipendente, che definisce i tuoi orari e ti obbliga a partecipare a determinate attività.
La collaborazione a progetto o la prestazione occasionale non sono rapporti di lavoro dipendente.